Archivio per la categoria ATTIVITÁ

Appello a cinque giorni di azioni a livello mondiale per i cinque di Bachajon

Alle nostre sorelle e ai nostri fratelli dell’ejido di San Sebastian
Bachajon.

Alle nostre sorelle e ai nostri fratelli zapatisti.

Alle nostre compagne e ai nostri compagni dell’Altra Campagna.

Alle nostre compagne e ai nostri compagni della Zesta Internazionale.

Alle nostre compagne e ai nostri compagni aderenti alla Campagna
internazionale in difesa del quartiere del Barrio e ai nostri alleati
nel mondo intero. Prosegui la lettura »

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Report da Xanica – marzo 2011

Un report dettagliato sugli abusi di cui sono vittime gli indigeni zapotecos che vivono nella comunita’ di Santiago Xanica, Oaxaca, Messico, e sull’ingiusta detenzione del compagno Abraham Ramirez Vasquez. Il testo e’ stato scritto intervistando la gente del posto, dopo una Brigata Internazionale, organizzata dalla PIRATA (Piattaforma Internacionalista per la Resistenza e l’Autogestione Tessendo Autonomia) nel marzo del 2011. Alla Brigata hanno partecipato anche attiviste dalla Francia e dallo Stato Spagnolo.

Descarga el informe en castellano aquí.

>> download

Presto la versione in italiano del dossier.

Il report in inglese.

http://elenemigocomun.net/?p=7808
http://elenemigocomun.net/2011/03/report-situation-santiago-xanica/

 

 

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Comunicato in Solidarietá con Radio Ñomndaa dall’Altra Europa

22 gennaio 2011

Ai compagni di Radio Ñomndaa,

Alle Radio Comunitarie,

Ai mezzi di comunicazione,

All’Altra Campagna,

Al popolo in basso e a sinistra,

Compagni e compagne:

Prima di tutto ricevano un saluto solidale da altri luoghi lontani, dove abbiamo appreso degli attacchi compiuti contro le radio comunitarie e contro i popoli che, alzando la voce, dicono: Ora Basta!
A più di 6 anni da un processo pieno di irregolarità e di impunità, nonostante le molteplici prove presentate, si continua a calpestare la voce degna di radio Ñomndaa, la quale per anni si è sforzata nel dare la voce a chi non ce l’ha, al popolo indigeno Nn’anncue. Prosegui la lettura »

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In solidarietà e appoggio all’Ezln, alle comunità zapatiste e all’Altra Campagna in Messico

Il 1̊ gennaio ha cominciato a circolare su vari mezzi d’informazione e tra le notizie di alcune agenzie di stampa, tra le quali la spagnola EFE, il calunnioso e supposto vincolo tra l’EZLN ed il sequestro del politico messicano del Partido de Acción Nacional (PAN), Diego Fernández de Cevallos. Questa informazione si basava su un “comunicato” firmato da un tale Guerrero Balam il quale sostiene di poter indicare cinque indizi che avvallerebbero le sue affermazioni, indizi come quello che i testi presumibilmente inviati dai sequestratori utilizzerebbero termini usati anche nei comunicati zapatisti e che Fernánez de Cevallos fece a suo tempo tutto quello che gli fu possibile, e fu molto, per impedire l’approvazione della Ley Cocopa e, con questa, la riuscita degli Accordi di San Andrés. Prosegui la lettura »

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Campagna Internazionale per la Libertà di Alvaro Sebastián Ramírez



Campagna Internazionale per la Libertà di Alvaro Sebastián RamírezVideo della Campagna Internazionale per la Libertà di Alvaro Sebastian Ramirez (in spagnolo):http://www.youtube.com/watch?v=Ge2FaVPFAKw e sottotitolato in italiano: http://www.youtube.com/watch?v=9BxNjduRLI0

Oggi si compiono 13 anni dalla detenzione di Alvaro Sebastian Ramirez: era il 15 dicembre del 1997 quando lo Stato Messicano lo tenne “desaparecido” per 11 giorni durante i quali fu sottomesso a lunghe e pesanti sessioni di tortura fisica e psicologica.

Oggi facciamo l’annuncio della prima tappa della Campagna Internazionale per la Libertà di Alvaro Sebastian Ramirez, prigioniero politico e di coscienza della Regione Loxicha, aderente a La Otra Campaña di Oaxaca.

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Solidarizziamo con la Campagna Internazionale per la Libertà di Alvaro Sebastian Ramirez

Dall’Europa:

Al compagno Alvaro Sebastian Ramirez,
Ai compagni della Voce degli Zapotecos Xiches in Prigione,
All’Altra Campagna,
Alla Rete Contro la Repressione e per la Solidarieta’,
Ai familiari ed amici dei prigionieri,

Compagni e compagne, prima di tutto ricevete tutti e tutte un saluto solidale e combattivo da quaggiu’, dall’altra Europa.
Il giorno d’oggi, 15 dicembre del 2010, Alvaro Sebastian Ramirez compie 13 anni di detenzione; questo e’ un giorno che non dimentichiamo e, a partire da oggi, i collettivi che si sono solidarizati con la Campagna Internazionale per la Libertà di Alvaro Sebastian Ramirez esigono insieme a voi la liberta’ immediata ed incondizionale del compagno. Prosegui la lettura »

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LA P.I.R.A.T.A. – PROGETTI

LA PIRATA – PROGETTI

 

PIRATA – Piattaforma Internazionale per la Resistenza e l’Autogestione tessendo autonomia

CHI SIAMO

PIRATA  è una piattaforma di solidarietà internazionale, dal basso, autogestita e non sovvenzionata da istituzioni governative o di partito. E’ una cooperazione politica internazionalista creatasi con quattro gruppi libertari: il collettivo Nodo Solidale, il Collettivo Zapatista di Lugano “Marisol”, l’Osservatorio America Latina dell’Xm24 e il Grassrootsproject dell’Olanda. I progetti qui descritti sono promossi e sostenuti da ogni singolo collettivo della rete.

PROGETTI SOSTENUTI DALLA PIATTAFORMA PIRATA

Mitz’ralCentro d’apprendistato sull’agricoltura biologica

Mitz’ral significa “seme che nasce” in lingua zapoteca. Questo progetto, coordinato direttamente con l’OIDHO (Organizzazioni indie per i diritti umani a Oaxaca) nel quadro delle attività realizzate con l’AMZ (Alleanza Magonista Zapatista), prevede la costruzione di un centro di apprendistato sull’agricoltura biologica in un pezzo di terra nell’estrema periferia della città di Oaxaca. Questa regione del Messico, in cui il 60% dei suoi abitanti appartengono ad una delle 16 etnie indigene native, è tra le più povere del paese e ha un altissimo tasso di emigrazione. L’Oidho e l’AMZ sono tra le organizzazioni fondatrici della APPO (Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca), che promosse e alimentò l’insurrezione popolare e l’autogestione urbana del 2006. Entrambe aderiscono alla VI Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale).

Lo sfruttamento del territorio e dei suoi abitanti originari ha attraversato diverse fasi dai tempi della Conquista fino all’arrivo catastrofico delle odierne multinazionali. Durante tutto il XX secolo il latifondo, espressione coloniale del furto di terre a danno degli indigeni, ha risposto alle esigenze del mercato mondiale specializzando la produzione in monocultivi estensivi come cotone, zucchero e caffè. Quest’ultimo in particolare nello stato di Oaxaca. Con il miraggio della facile e rapida commerciabilità del caffè, molti contadini hanno smesso di autoprodurre quella varietà agricola con cui, attraverso sistemi tradizionali di coltivazione, si erano alimentati per secoli. Inoltre le politiche agrarie del governo, sotto la pressione della “rivoluzione verde” prima e dei dictat del “green capitalism” oggi, hanno promosso l’utilizzo intensivo di pesticidi, fertilizzanti chimici e – ultimi arrivati – semi transgenici. La favola di rendere competitiva la campagna messicana serve solo a nascondere l’intenzione di creare un mercato dipendente dalle multinazionali e dalle tecnologie occidentali (brevettate ed in mano alle solite imprese del Nord del mondo). In realtà è un colpo di grazia alle terre, alla saggezza ed ai saperi del mondo contadino indigeno.

Mitz’ral, in questo contesto, si propone di autoformare i/le contadini/e a riscoprire i metodi tradizionali (e quindi biologici) di lavorare la terra, con la finalità di ottenere una varietà di prodotti più ampia possibile per l’autoconsumo, piuttosto che dedicare tutta la terra ad un solo prodotto schiavo delle leggi del mercato. Gli stessi contadini che non hanno mai smesso di utilizzare le forme di coltivazione tradizionale sono i formatori di coloro che, per diverse ragioni, hanno perso simili conoscenze. In questo processo di formazione/apprendimento partecipano e si scambiano conoscenze anche con i/le compagni/e delle facoltàdi Scienze Agrarie di varie Università del Messico con cui l’AMZ collabora.

L’idea è che i contadini e le contadine possano riprodurre nelle proprie comunità, con il materiale che viene loro dato, le tecniche acquisite nel Centro d’apprendistato sull’agricoltura biologica Mitz’ral.

Rompere l’egemonia del mercato nei campi e nei territori indigeni, rivalutando le conoscenze ancestrali che il capitalismo vorrebbe rubare, brevettare e poi distruggere, è un’azione diretta anticapitalista. L’autosufficienza alimentare nelle comunità è lo strumento fondamentale per svincolarsi dalle maglie del mercato. L’autosufficienza permette nei fatti, insieme alla coscienza politica che cresce con la rivalutazione della propria identità culturale, l’autonomia dal potere. Il progetto, già avviato con i fondi raccolti dal basso con iniziative negli spazi occupati e autogestiti in Europa, prevede la costruzione di un pozzo, di un recinto, di una capanna per gli attrezzi, di un sistema di irrigazione, di una serra e l’acquisto di una pompa per l’estrazione dell’acqua, di materiale didattico e altro.

La flor de la palabraFormazione di comunicatori e comunicatrici indigene a Santiago Xanica

Santiago Xanica è una comunitàindigena zapoteca nella Sierra Sur dello stato di Oaxaca, in Messico. Sono circa un migliaio gli abitanti della comunità, dediti soprattutto alla coltivazione del caffè. In questo villaggio si è attivato un workshop permanente di comunicazione popolare insieme ai/alle compagni/e del locale Comitato di Difesa dei Diritti Indigeni (CODEDI), anch’esso facente parte dell’AMZ, fondatore della APPO e aderente alla VI Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN.

Questa comunità è immersa in un’ambiente naturale di estrema bellezza e ricchezza. Queste risorse ancora vergini fanno gola agli interessi dell’imprenditoria messicana e internazionale che stanno investendo sulla riviera di Huatulco, nota località balneare del Pacifico. Negli ultimi anni, con l’obiettivo di usurpare le sorgenti e i boschi di Xanica, il governo statale ha tentato più volte di imporre la propria autorità, rompendo il forte tessutocomunitario che aveva retto per secoli e aveva dato al villaggio una notevole autonomia. Tra le varie pratiche ancestrali del posto c’è infatti l’assemblea del popolo che nomina le autorità del villaggio secondo un complesso sistema di usi e costumi, un processo lungamente più orizzontale e diretto del sistema elettorale e partitario della democrazia rappresentativa. L’intromissione del governo nelle relazioni comunitarie, con lo scopo di favorire gli interessi imprenditoriali, ha portato negli ultimi anni ad una militarizzazione del territorio e della comunità, a detenzioni politiche (un compagno del CODEDI èin carcere dal 2005), all’imposizione del sindaco, all’invasione armata del villaggio ed infine alla vendita delle coscienze.

Di fronte alla violenza istituzionale, i/le compagni/e del CODEDI hanno attivato varie strategie di resistenza, di mobilitazione e di organizzazione tra cui una cooperativa di donne, alcuni progetti produttivi ed una stazione radio comunitaria. La radio èstata per anni un elemento centrale di coesione e formazione in lingua zapoteca, in difesa degli interessi comunitari. Però oggi, in seguito alla feroce repressione abbattutasi sulla comunità, le trasmissioni sono saltuarie. Nel processo di relazioni con il CODEDI, è sorta la necessità di formare alcuni/e giovani compagni/e all’utilizzo dei mezzi di comunicazione (giornalismo indipendente, radio, web e video) al fine di rivalutare l’identitàe la lingua indigena, ricucire il tessuto comunitario ed avere gli strumenti per scoraggiare o informare e testimoniare ogni sorta di aggressione contro la comunità. Periodicamente si tengono workshop nella comunità, fornendo gli elementi teorici e gli strumenti pratici per la costruzione di comunicatori e comunicatrici comunitari indigeni (computer, schede video, telecamere, registratori, formazione sul montaggio video e audio, programmazione di un palinsesto radio, etc). Tali conoscenze vengono liberamente reinterpretate secondo i tempi e le modalità proprie della comunità. Ogni volta che risulta possibile, durante la convivenza nel villaggio, si ricercano momenti di approfondimento su altri temi (APPO, conflitto in Palestina, Genova 2001, migrazione, medicina naturale e tradizionale, ginecologia con piante medicinali, etc) con il fine di ampliare l’orizzonte politico di tutti i compagni e le compagne coinvolti/e e favorire la conoscenza e la consapevolezza reciproca.

Sesso autonomo, popolare e sicuroSostegno ai progetti di salute autonoma delle lavoratrici sessuali di Città del Messico

La Brigada Callejera en Apoyo a la Mujer “Elisa Martinez”, ovvero la Brigata di Strada in Appoggio alla Donna èun gruppo indipendente dal governo e dai partiti politici che promuove l’autorganizzazione politica, sociale e la cura medica autogestita delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso in Messico. Ha promosso la formazione della Rete Messicana del Lavoro Sessuale che riunisce vari collettivi ed organizzazioni di lavoratori e lavoratrici sessuali della Repubblica e che aderisce alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN, divenendo parte attiva dell’Altra Campagna.

Attraverso assemblee, riunioni, promozione di cooperative, workshop su diritti umani e salute, la Brigada Callejera da metà degli anni ’90 agita le acque torbide dei quartieri poveri di Cittàdel Messico, attraverso l’organizzazione delle lavoratrici sessuali in una prospettiva rivoluzionaria ed originale fuori dal bivio “proibizionismo o legalizzazione”, ovvero favorendo il diritto all’autodeterminazione delle lavoratrici sessuali. Il risultato più evidente di questo lavoro èla realizzazione di due ambulatori autonomi dove si prestano servizi gratuiti di ginecologia, odontoiatria, analisi di laboratorio per pap-test e colposcopia, fisioterapia e massaggi, etc. Inoltre si gestiscono, con la gente del quartiere e le lavoratrici sessuali organizzate, corsi di ripetizione scolastica, corsi di danza, di informatica, di giornalismo, di cultura generale e si distribuisce una borsa di studio per i figli e le figlie delle lavoratrici sessuali. Questo processo sociale e politico non è sostenuto da fondi economici del governo e delle varie istituzioni di salute. Per finanziare tutto ciòe per promuovere una prevenzione alla salute accessibile alle lavoratrici del sesso, la Brigada Callejera produce e diffonde una linea di preservativi a prezzo sociale: i preservativi ENCANTO e TRIANGULO. Con gli introiti delle vendite è possibile gestire gli ambulatori autonomi e pagare i costi delle campagne di salute che periodicamente si organizzano nelle comunità indigene o con le lavoratrici sessuali di altre città. In contatto costante con i/le compagn* della Brigada Callejera, abbiamo deciso di approfondire l’analisi sulla creazione di spazi autonomi urbani e politiche sociali e sanitarie dal basso, promovendo l’edizione di articoli, video, trasmissioni radio ed iniziative su questo tema. Diffondiamo negli spazi occupati ed autogestiti d’Europa con cui siamo in contatto i preservativi prodotti dalla Brigada Callejera, destinando gli incassi al sostegno degli ambulatori autonomi. Perchè è possibile curarsi senza discriminazione e senza dipendere dallo Stato.

La OtraPartecipazione attiva nell’Altra Campagna

Nel giugno del 2005 l’EZLN fa pubblica la Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona con la quale si invita il movimento sociale, i popoli indigeni, le organizzazioni, i collettivi e gli/le individualità a trasformare radicalmente il Paese (e il mondo) secondo dei principi basilari: dal basso, da sinistra, contro il capitalismo e senza partecipare ai giochi elettorali della classe politica. Importante, nella costruzione di questo percorso, è anche la solidarietà ed il mutuo appoggio (se toccano un@, toccano a noi tutti/e). Altro principio fondante è il rispetto dell’autonomia e delle rivendicazioni specifiche d’ognun@. Su queste basi prende vita un vasto coordinamento nazionale che, nella pratica della liberazione quotidiana, punta a definire un programma di lotta a più voci (includendo quelle quasi mai ascoltate come gli “altri amori”, le indigene e le donne in genere, i bambini, gli anziani). Il nome di questo sforzo collettivo, orizzontale ed antisistemico è”L’Altra Campagna“. Una tappa per ri-conoscersi, disegnare un orizzonte ed intraprenderne il sentiero insieme. Un domani, come passaggio successivo, si determinerà un nuovo processo.

Per noi, camminare affianco a questo movimento sociale autonomo significa diffonderne i contenuti, appoggiarlo ed esserne attori/attrici ogni qualvolta sia possibile in Messico o nelle campagne internazionali. Però soprattutto significa costruire lotte e spazi, qui ed ora, secondo i valori etici e politici che lo zapatismo insegna: autonomia, autogestione, rifiuto del potere, rispetto per le differenze e per la Madre Terra. Nell’Altra Campagna in Messico appoggiamo politicamente, e quando possibile economicamente, le prigioniere ed i prigionieri politici del movimento (i detenuti del caso Atenco, i presidi permanenti per la loro liberazione, i detenuti della comunitàdi Xanica e di Oaxaca in generale, l’adesione alla Campagna “Prima di tutto i/le nostr* priogionier*”), collaboriamo costantemente con alcune radio libere e comunitarie, costruiamo periodicamente iniziative e manifestazioni, partecipiamo alle carovane solidali, alle brigate d’osservazione e di salute, ed apprendiamo, quando possibile, dalla convivenza nelle comunità autonome zapatiste.

Insomma sogniamo ad occhi aperti quest’utopia collettiva e globale sintetizzata dagli zapatisti:

un mondo che contenga molti mondi.

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Fotografie mosta della Comune di Oaxaca

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Notiziario dall’Europa al Messico

  
 
 LOEInfo 4.0 verano 2010
Duración: 40 min
Disponible en: http://www.archive.org/details/LOEInfo_verano2010
Contenido:
  • Mujer nigeriana agredida y luego deportada – Bolonia Italia 
  • Salen a la luz documentos israelies sobre embargo contra Gaza, Palestina
  • En llamas coches de lujo – Berlin, Alemania
  • Huelga general en España y toma del Banco Nacional Español en Barcelona 
  • Represión y acciones durante el campamento sin fronteras – Bruselas
  • Crónica de las revueltas por la libertad de las y los migrantes en los CIE’s
  • Muestra gráfica sobre la lucha oaxaqueña en Italia
  • Largo verano de violencia y desalojo en Francia
Inicia distribución en las radios libres y comunitarias de México y America-Latina
 
 

 

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Serata benerfit progetti Redemex al Csoa Il Molino

Giovedí 18 ottobre ore 21.00-CineMolino presenta: COLPO AL CUORE – morte non accidentale di un monarca

a cura di > Teleimmagini mediattivisti per la comunicazione indipendente.
Saranno presenti gli autori del film.

Venerdí 19
20.00 Cena popolare messicana

 Distribuzione delle nuove agende zapatiste 2011 “camminando” a cura della coordinadora Flores Magon”

23.30 LenguAlerta Live – Roots Dancehall Rap da Città del Messico

In difesa dei processi di autonomia dei popoli indigeni.

Basta con la persecuzione, la repressione e la criminalizzazione delle lotte sociali.

Costruendo un mondo che contenga molti mondi.

VAMOS VAMOS VAMOS!

 

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Digna Radio 3.0 – luglio/ottobre 2010

E’ uscita la nuova trasmissione di Digna Radio, un notiziario radiofonico sui movimenti sociali che scuotono il Messico, in basso e a sinistra, realizzato dal Nodo Solidale, dall’Osservatorio America Latina Xm24 e il Collettivo Zapatista di Lugano.

In questa terza edizione si trovano analizzati i seguenti fatti:

– Blocchi stradali dell’Altra Campagna in Chiapas
– Aggressioni alle comunita’ zapatiste
– Foro di solidarieta’ con le Comunita’ Zapatiste
– L’assedio e l’attacco paramilitare contro il municipio autonomo di San Juan Copala
– La guerra contro le terre recuperate di Santa Maria Ostula
– Prigionieri politici: libera America del Valle e Victor Herrera Govea, nonostante la sentenza negativa.

lingua: italiano durata: 42’45”

Scarica e ascolta qui:
http://www.archive.org/details/digna_radio_3

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Contro le aggressioni all’educazione autonoma zapatista

Esiste un mondo dove i bambini e le bambine sono liberi di imparare senza gerarchie imposte, senza dover comprare e indossare un’uniforme per andare in classe, senza dover pagare per andare a scuola o comprare i libri. Un mondo dove, tra giochi e canzoni, i bambini possono imparare insieme ai più grandi il senso della parola autodeterminazione, a rispettare la terra e l’ambiente naturale, gli esseri viventi, gli uomini e le donne, l’Altro. Un mondo, uno spazio, una scuola dove i bambini e le bambine possono apprendere nella loro vera lingua di origine, quella che parlano a casa loro; dove la loro cultura, gli usi e i costumi e la storia che si scrive dal basso è il centro dell’educazione e della formazione. Dove non esistono maestri ma “promotori di educazione”, ovvero dove l’apprendimento è immaginato come un circolo.

Non è utopia, è il Sistema di Educazione Ribelle Autonomo Zapatista che, con estrema fatica, è stato costruito in centinaia di comunità indigene del Chiapas, nella Selva Lacandona, ed ha educato e continua ad educare migliaia di giovani zapatisti.
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Mostra della Comune di Oaxaca al Cs()a il Molino

12-14-15-16 ottobre 2010 presso il Cs()a il Molino di Lugano.

Maggiori info: http://czl.noblogs.org/post/2010/09/21/457/

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ROMPIAMO IL SILENZIO!

Mostra fotografica della Comune di Oaxaca.

La mostra nasce a Oaxaca, nel cuore stesso della ribellione di quei giorni dell’anno 2006.

Sono gli attori stessi che ne hanno voluto l’esistenza, cosí da portare la loro parola al di lá degli oceani.

Fotografi e artisti, giornalisti e poeti, cosí come persone senza qualitá particolari, hanno donato i loro documenti e le loro opere, in un gesto di comunicazione, d’amicizia e di solidarietá.

Il loro scopo é la diffusione della storia di quei giorni, fomentando contatti che raggiungano il maggior numero di persone possibile.

Un’esposizione collettiva ambiziosa nel suo contenuto: circa 200 fotografie, panoramiche e stenopate, a colori e in bianco e nero, serigrafie, manifesti di cortei, che invitano alla lotta e che parlano della dignitá di un popolo, articoli di giornali, film e testimonianze sulla repressione d’ottobre, poesie e disegni, un diaporama proiettato sui “muri pitturati coi colori della ribellione”, lettere di bambini dei prigionieri, musica, … Prosegui la lettura »

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CAMPAGNA “MIGLIAIA DI RABBIE, UN SOLO CUORE: VIVA LE COMUNITA ZAPATISTE”

Campagna "Migliaia di rabbie, un solo cuore: viva le comunità zapatiste"

All’Altra Campagna;
Alla Sesta Internazionale;
Alla gente dal basso del Messico e del mondo:

 

Dal momento che si sollevò in armi, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale è stato oggetto di attacchi, osteggiamenti ed agressioni nell’intento del malgoverno di farla finita con quanti annunciano l’esistenza di un altro mondo possibile. Eppure la resistenza e la lotta delle comunità zapatiste, insieme agli uomini ed alle donne del Messico e del mondo, è riuscita adottenere non solo che fallisse l’attacco del malgoverno, ma anche che icompagni zapatisti abbiamo avanzato notevolmente nella costruzione della propria autonomia, esperienza che è stata e continua ad essere un esempio per le diverse lotte dal basso.

Dal processo organizzativo dell’EZLN, processo in cui varie volte si sono tesi ponti d’incontro fra la gente dal basso, sorge la Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. In questa, l’appello supera la solidarietà con gli zapatisti e invita ad organizarsi iniseme a loro in una lotta nazionale anticapitalista.

Per la definizione anticapitalista di questa iniziativa, così come per la decisione di molti e molte di farvi parte, il malgoverno vede nell’Altra Campagna una minaccia reale al potere stesso e al suo sistema. Con la repressione del 3 e 4 maggio ad Atenco inizia la strategia repressiva volta a frenare lo sviluppo dell’Altra Campagna, mentre riprendono intensivamente le aggressioni alle comunità indigene.

Nel corso di questi 4 anni la repressione contro l’EZLNe l’Altra Campagna è stata costante e su diversi livelli: dall’isolamento e il vuoto informativo, la menzogna nei mass media, finoalla sparizione forzata e all’incarcerazione di compagni/e, la persecuzione paramilitare, l’osteggiamento e l’assassinio. Di fronte a ciò, vari e molteplici sono stati gli sforzi per denunciare, resistere econtrastare la repressione che non solamente cerca di colpire coloro che lottano quanto piuttosto pretende far scomparire ciò che questi rappresentano: la sfida già lanciata che dimostra che la gente può decidere da sola il suo destino. L’appello a che "se toccano un@, toccano a noi tutt*" è, in questo senso, un modo di lottare insieme contro la repressione dei nostri compagni, mentre avanza la lotta anticapitalista. E’ un impegno fondamentale che assumiamo noialtr* aderenti alla Sesta Dichiarazione ed è uno dei primi appelli che ci fa l’EZLN attraverso la Commissione Sesta, nel senso che possiamo anche avere differenti modi e diverse lotte però è necessario organizzarci e lottare in maniera congiunta di fronte alla repressione.

La repressione è stata sempre costante, però avvicindandoci al 2010 s’è incrementata. A partire dal 2009, con quanto successo a Bachajon, iniziauna nuova tappa d’aggressioni contro le comunità zapatiste. Queste aggressioni in diversi punti del territorio zapatista dove ci sono di mezzo interessi economici, hanno il proposito di farla finita con la lotta zapatista e con la forma che oggi mantiene questa lotta, ossia la possibilità reale di costruire relazioni sociali diverse da quelle capitaliste e costruire questo mondo altro che s’intravede nell’esperienza dell’autonomia delle loro comunità e che si proietta a livello nazionale ed internazionale con la Sesta Dichiarazione.

Difronte alle aggressioni che stanno subendo i compagni in Chiapas, pensiamo che, come aderenti, dobbiamo rispondere. Oltre le analisi politiche, ci muove qualcosa che i compagni c’hanno insegnato con la loro pratica etico-politica: che nella lotta sono importanti il cammino ed il camminante e che la costruzione del mondo altro comincia da come ci relazioniamo tra di noi, apprendendo ad aver cura di noi fra compagni/e. Sono state molte le iniziative sorte dalla Sesta Lacandona nella quali si sono aperti degli spazi affinché potessimo dire quel che siamo e perché lottiamo; l’EZLN è stato uno specchio nel quale noialtr* ci siamo visti, e riflettendo, ci siamo scoperti. Pensiamo che adesso tocca a noi prendere iniziativa, girare lo specchio ed essere capaci di mostrare che in quello che siamo e per quello che lottiamo, ci sono anche loro, gli/le zapatist*.

Tenendo questo a mente e nel cuore,proponiamo:

Una Campagna per fermare la persecuzione contro le comunità zapatiste, che si chiami: Campagna "Migliaia di rabbie, un solocuore: viva le comunità zapatiste!" e i cui obiettivi siano:

– Contrastare la strategia di disinformazione e menzogna, così come il vuoto mediatico rispetto alla repressione e alla persecuzione che affrontano le comunità zapatiste.

– Denunciare i responsabili, siano essi i vari livelli di governo, partiti politici, impresari, pianidi "sviluppo", forze repressive dello Stato, gruppi paramilitari. Ovvero, denunciare questa strategia complessiva nel territorio zapatista.

– Diffondere la lotta dell’EZLN, la sua storia e il suo processo di costruzione dell’autonomia e la proposta della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Condividere l’importanza che ha l’EZLN nella storia del Messico e del mondo e la possibilità che ci da di distruggere il sistema capitalista e costruire un mondo altro. Fare esplicita la relazione fra la lotta zapatista e le diverse lotte che portiamo avanti come aderenti, soprattutto nella lotta contro la repressione e per la libertà dei/lle prigionieri/e politici/che. Ossia, farci specchio e guardare verso il Chiapas.

Pensiamo che sia necessario, per cominciare, proporre delle attività con una data definita per tracciare in maniera generale i tempi della campagna, che pensiamo possa realizzarsi a livello nazionale ed internazionale. Pensiamo che sia utile cominciare con qualcosa e da questo costruirla tutt’insieme. L’idea è che ogni collettivo, individuo, famiglia, organizzazione, ecc, realizzi nei tempi e nei modi che decida le azioni di diffusione che gli vengono in mente – brigate d’informazione, volantini, manifesti, scritte, striscioni, proiezioni, iniziative culturali e politiche, interventi, performance, chiacchierate… insomma, forme per riempire lo spazio pubblico. Parallelamente, che tutt* noi, gli/le aderenti, possiamo lavorare proposte a medio termine che possano convocare a coordinare gli sforzi, sia a livello regionale, nazionale ed internazionale.

Ora si, ecco la proposta:

24luglio. Inizio della campagna "Migliaia di rabbie, un solo cuore: viva le comunità zapatiste!": Giornata Nazionale ed Internazionale di Scritte. Ovvero, che tutta questa giornata la dedichiamo a fare scritte murali.

16 agosto. Giornata Nazionale ed Internazionale di Striscioni. Ovvero, che questo giorno riempiamo le strade di striscioni, sia fissi sia che li portiamo in giro per vari posti.

Proponiamo che ognuno documenti le proprie azioni come più gli piaccia così che, una volta finita la giornata, invii l’informazione a Enlace Zapatista – enlacezapatista.ezln.org.mx – e che serva inoltre per diffondere quello che abbiamo fatto.

Abbiamo in mente la data 17 novembre,anniversario della fondazione dell’EZLN, come data per lavorare a mediotermine con un’attività a livello nazionale ed internazionale, prodottodelle proposte e degli sforzi di coordinazione che lavoreremo duranto i4 mesi previi.

Per ultimo, pensiamo che questa campagna possa servire a rafforzare gli spazi di lavoro già esistenti e speriamo sviluppi nuove forme di coordinazione e lavoro collettivo fra aderenti.

Abbiamoaperto una pagina della campagna con l’idea che lì si possano condividere i materiali (grafica, informazione, etc…) da utilizzare durante la campagna, così come per convocare e proporre azioni coordinate e informare su quanto già realizzato.

La pagina è: milesderabias.blogspot.com. Qualsiasi cosa si voglia condividere sul blog, mandarlo a: milesderabias@gmail.com.

Pertutti quei collettivi ed organizzazioni che vogliano firmare l’appello,diamo tempo fino a giovedì 22 luglio alla mail:

E’ tutto compagni/e, speriamo di vederci in questo cammino che consideriamo tantoimportante.

Fermarmiamo la persecuzione contro le comunità zapatiste!
Libertà per i prigionieri politici e le prigioniere politiche!

Per vedere le adesioni, vai alla pagina del blog:
http://milesderabias.blogspot.com/

Tradottoda Nodo Solidale
http://www.autistici.org/nodosolidale/

 

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