Contro le aggressioni all’educazione autonoma zapatista


Esiste un mondo dove i bambini e le bambine sono liberi di imparare senza gerarchie imposte, senza dover comprare e indossare un’uniforme per andare in classe, senza dover pagare per andare a scuola o comprare i libri. Un mondo dove, tra giochi e canzoni, i bambini possono imparare insieme ai più grandi il senso della parola autodeterminazione, a rispettare la terra e l’ambiente naturale, gli esseri viventi, gli uomini e le donne, l’Altro. Un mondo, uno spazio, una scuola dove i bambini e le bambine possono apprendere nella loro vera lingua di origine, quella che parlano a casa loro; dove la loro cultura, gli usi e i costumi e la storia che si scrive dal basso è il centro dell’educazione e della formazione. Dove non esistono maestri ma “promotori di educazione”, ovvero dove l’apprendimento è immaginato come un circolo.

Non è utopia, è il Sistema di Educazione Ribelle Autonomo Zapatista che, con estrema fatica, è stato costruito in centinaia di comunità indigene del Chiapas, nella Selva Lacandona, ed ha educato e continua ad educare migliaia di giovani zapatisti.

L’educazione autonoma è una delle centralità dell’autonomia zapatista, il cuore del domani che si sta costruendo. Insieme allo sviluppo dei centri di salute, allo sviluppo di un sistema di giustizia popolare, agli avanzamenti nei trasporti e alla crescita e all’implemento dell’agroecologia, l’educazione autonoma è una parte imprescindibile dell’auto-governo indigeno zapatista.

Per questo, è sotto attacco.

L’ultima aggressione di una lunga serie ha colpito, infatti, gli abitanti della comunità di San Marcos Avilés colpevoli, secondo i partiti politici e il governo, di aver desiderato e poi costruito all’interno della comunità una scuola autonoma, colpevoli di essere zapatisti. Questa è un’evidente aggressione non solo alle Basi di Appoggio di questa comunità (e di un’altra, Pamala), ma anche un tentativo di mettere un freno ai processi autonomi prodotti dall’EZLN in questi anni.

Il 9 Settembre 2010 da San Marcos Avilés e Pamala sono state sgomberate 170 Basi di Appoggio Zapatiste, ovvero uomini, donne, bambini che ad oggi ancora vivono come sfollati in mezzo alle montagne. Gli hanno rubato le loro terre, il raccolto, il bestiame, le case. Uno sgombero violento voluto e sostenuto da tutti i partiti politici (il PRD “di sinistra”, il populista PRI e quello Verde Ecologista) e del quale sono responsabili i tre livelli di governo, locale, statale, centrale.

Ci uniamo all’indignazione e alla rabbia che sta attraversando i/le solidali di tutto il mondo per questa ulteriore aggressione che stanno soffrendo i nostri fratelli e le nostre sorelle zapatiste. Continueremo ad informare e a denunciare pubblicamente sulla guerra di sterminio che i poteri locali e globali stanno portando avanti in Messico contro le comunità indigene in resistenza (contro gli zapatisti in Chiapas, così come contro i popoli nativi di Guerrero, Oaxaca, Michoacàn) e a lottare, nelle nostre trincee, al loro fianco.

Ci uniamo alle attività lanciate dalla campagna inernazioanle “Migliaia di rabbie, un solo cuore”, anche attraverso una serie di iniziative che toccheranno diverse città italiane e svizzere, presentando tra le altre cose una mostra fotografica itinerante sull’insurrezione popolare di Oaxaca nel 2006. Diffondendo immagini e informazioni, controntandoci, tessendo reti in solidarietà con l’EZLN, le Giunte del Buon Governo, i compagni e le compagne colpiti di San Marcos Avilès e delle altre comunità indigene del Chiapas e del Messico.

Le iniziative, con volantinaggi, banchetti informativi, distribuzione di materiali sullo zapatismo e l’Altra Campagna, assemblee pubbliche, proiezioni video e raccolta fondi, si svolgeranno:

– dal 12 al 16 ottobre al CSOA Molino di Lugano, Svizzera
– dal 19 al 21 ottobre al Laboratorio Occupato Ska, Napoli
– dal 22 al 26 ottobre al CSOA Forte Prenestino, Roma
– dal 26 al 30 ottobre al CSA XM24, Bologna
– dal 5 al 7 novembre nello Spazio Sociale Occupato COX18, Milano

I nostri compagni e compagne presenti in Messico parteciperanno alle attività di protesta e informazione e alla raccolta di materiali e aiuti nella carovana di solidarietà organizzata dal V Foro di Solidarietà con le Comunità Zapatiste, per dar a queste battaglie e a queste iniziative, nelle nostre modeste possibilità, un respiro internazionale.

“La libertà è un sogno che l’educazione renderà realtà”

Dall’Altra Europa:

Collettivo zapatista di Lugano “Marisol” (Svizzera)- http://czl.noblogs.org/
Osservatorio America Latina del centro sociale XM24 de Bologna (Italia) – http://reporter.indivia.net/
Colettivo Nodo Solidale di Roma (Italia) – http://www.autistici.org/nodosolidale/

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