Archivio per la categoria OPUSCOLI E RIVISTE

Sasso carta o forbice?

"Sasso carta o forbice"
di Berlo

Mi fa arrabbiare l’inconsistenza incoerente

R-esisto arrabbiandomi

 

“Forbice sasso o carta?” 

Siamo come un sasso rotto.

Sassi che rotolano,
si arrotolano.
Io prendo carta e penna,
taglio le forbici
e mi inserisco in un masso
come frammento.

Ti prenderei a sassate.

Parole padrone
vuote e frigide
che noi, altri, non
vogliamo più.

Para buscar
historias,
verdaderas…
noi due
esili solidi
spariremo.

Mi piego e mi alzo
e resisto
come residuo.

Ragnatele
per appenderci
o intrappolarci.

Apriamo le anime
e sputiamoci dentro
i cuori pulsanti.

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L’inevitabile misantropia quotidiana

"L’inevitabile misantropia quotidiana" (brano tratto da un mio testo)
di Om – http://om.noblogs.org

Mi fa arrabbiare l’arroganza di chi prevarica, la sensazione di non poter far nulla, l’indifferenza.

R-esisto chiudendo gli occhi, cercando i compromessi, sognando un mondo diverso.

Il testo completo lo si trova qui.

Lungo il tratto di strada senza marciapiede le auto mi sfrecciano accanto arroganti e sfacciate. Zaffate di monossido di carbonio trovano facilmente spazi in cui intrufolarsi nei miei bronchi dilatati dallo sforzo del camminare a passo spedito. È troppo facile muoversi in automobile, è da codardi. Protetti dalle proprie corazze di alluminio anodizzato gli automobilisti se ne sbattono delle conseguenze che provocano: inquinamento e rumore. Ma anche la rarefazione dei trasporti pubblici, e l’assenza di collegamenti con i luoghi più discosti, la corsa al petrolio, le guerre e atrocità di ogni tipo. L’asfaltamento di ettari di terreno per farci nuove strade, la perforazione delle montagne, l’intasamento delle città, la trasformazione di ogni area verde in parcheggio. Saranno per sempre coinvolti gli automobilisti, e un giorno la pagheranno! E dovranno avere sulla coscienza i polmoni invasi dal cancro di C., il cranio spappolato della piccola L. investita sulle strisce pedonali, gli uomini torturati nelle prigioni americane e il cervo lasciato morente sul bordo della strada. E poi se la prendono con i lupi. I lupi sono loro, assetati di rapidità e inebriati dagli effluvi di un arbremagique al cocco. Tutto subito, tutto è dovuto. Odio gli automobilisti, mi fanno schifo, non si rendono conto della fatica che a volte si fa ad andare a piedi, quando il bello di passeggiare sotto le stelle non basta a controbilanciare il freddo, la stanchezza e la voglia di essere a casa. Li odio quando piove ed io faccio autostop e loro non si fermano per evitare di infangare i tappetini sintetici dei loro veicoli immorali. Il petrolio teniamocelo per infuocare le clave dei giocolieri e da far sputare ai mangiafuoco. Darei volentieri fuoco alle automobili parcheggiate ordinatamente dentro alla linea blu, se non sapessi che il fumo sprigionato dalla combustione della gomma inquinerebbe forse di più di quanto non fa un veicolo in movimento. Taglierei volentieri le gomme di quel gippone da una tonnellata che viene utilizzato per portare in giro i nemmeno settanta chili di carne umana di quel liceale cresciuto in una società che non ha saputo dargli rito di passaggio migliore dell’esame della patente. Ma distruggere automobili non fa che far crescere il pil, sono gli automobilisti il giusto obbiettivo. Un’auto distrutta si ricompra, un automobilista convertito alla bicicletta è un passo verso un mondo migliore. Un automobilista morto è una via di mezzo per nulla disprezzabile.

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Improvvisazione del 22 luglio

"Improvvisazione del 22 luglio" (Michele suona basso e synth, Silvio chitarra, Dominik batteria)
di Mestica Artiginale – collettivo musicale – http://renzovovia.blogspot.com
Ci fa arrabbiare ogni forma di potere. In musica significa suonare senza spirito ludoco, per il successo, l’immagine e il mercato.
Noi r-esistiamo con l’incontro tra persone nel dialogo musicale. Non musicisti ma artigiani.
Il collettivo musicale "Mestica Artiginale" è nato seguendo i contorni della domanda "Da caos e libertà è possibile sottrarre un ordine piacevole?". Sperimentiamo e sondiamo questo limite.
 
http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf 
 
 

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Prendi il tempo

"Prendi il tempo" (voce, chitarra, flauto, batteria, basso)
di Silvio Poj – 31 anni, assistente universitario che sogna di riuscire a concentrarsi su ciò che conta.

http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf

01 Prendi il tempo.mp3 

Mi fa arrabbiare dover vivere uno scenario disegnato come una Disneyland securitaria: un misto tra una prigione e un supermercato, privo d’ogni espressione umana o naturale che sia sintomo di libero pensiero o creatività.

Io R-esisto così: soddisfo i bisogni minimi: pancia piena, un letto caldo, equilibrio degli affetti (esisto). R-esisto: senso critico (curiosità) su di me (divenire "uomo dgno" – adulto) sul mondo (creare pratiche vaganti che sfruttino gli spazi residui dimenticati dalla dimensione del potere).

 

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20 novembre, serata zapatista al Jingabar (via alle Caragne, Lugano)

 Giovedì 20 novembre 2008, dalle 18’00

Serata Zapatista con aperò, bancarella informativa, musica, presentazione del progetto "Rabbia degna, una mostra da Co-creare

 
Vi aspettiamo! 

 

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Rabia digna – Como R-existes? Qué te enoja?

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Como R-esistes? (Como Re-existes?)

Qué te enoja?

Un pueblo que resiste, una colectividad que sueña, personas que construyen una realidad diferente y más justa. Una realidad digna, sincera, en el respeto de los otros y de si mismo, de la madre tierra y de las estrellas. Hechos cotidianos, acciónes y pensamientos que van más alla del capitalismo (capitalismo salvaje o globalización….sería más actual…), este sistema que nos qieren imponer y que todo fagocita y pisotea.
Estamos pensando a nosotros, a ti, a él a mi, a tu vecino , al que pasa. Somos nosotros, pueblo que se indigna, se enoja/rabia, y r-esiste. Nos quieren individuos, pero somos personas. Nos quieren desunidos, pero no saben que estamos unimos. Nosotros estamos aqui, somos trabajadores con la cabeza alta, l@s nin@s que juegan, l@s ancian@s que se emperran contra los hogares para la tercera edad, l@s loc@s que señalan las dificultades y las utopías, las mujeres que creen en la muerte y en el renacimiento, l@s extranjer@s que no olvidan su propia tierra, l@s estudiantes (que a escondidas estudian la revolución, los homosexuales que enseñan el ser.Estos omos nosotros; tú, yo y el y ella.

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Rabbia Degna: Come r-esisti? Cosa ti fa arrabbiare?

mujer jpgCOME RESISTI? COSA TI FA ARRABBIARE?? 

Un popolo che resiste, una collettività che sogna, persone che costruiscono una realtà diversa e più giusta. Una realtà degna, sincera, nel rispetto degli altri e di se stessi, della madre terra e delle stelle. Gesti quotidiani, azioni e pensieri che vanno oltre il capitalismo, questo sistema a cui ci vogliono obbligare e che tutto fagocita e calpesta.

Stiamo pensando a noi, a me, a te, a lui, al tuo vicino, al passante. Siamo noi, popolo che si indigna, che si arrabbia, che r-esiste! Ci vogliono individui, ma siamo persone, ci vogliono divisi, non sanno che ci uniamo.

Siamo noi, siamo gli operai a testa alta, i bambini che giocano, gli anziani che puntano i piedi contro le case di riposo, i matti che segnalano disagi e utopie, le donne che credono nella morte e nella rinascita, gli stranieri che non dimenticano la propria terra, gli studenti che sotto sotto studiano la rivoluzione, le omosessuali che insegnano l’essere.

Siamo noi tu e io e lui e lei.

> Il volantino e il regolamento:  rabbia_degna.pdf

> Alcuni banner per pubblicizzare l’evento sul tuo sito/blog: qui

> La traduzione del testo in spagnolo: qui

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