No COP16 – 3 dicembre
Immagini della costruzione del campeggio dove si terrà il forum alternativo della VIA CAMPESINA. A mezzanotte arrivano i primi autobus della carovana…
VEDI LA GALLERIA FOTOGRAFICA
http://foto.contaminati.net/main.php?g2_itemId=32051
CANCUN, DICEMBRE 2010 – NO COP 16: CAMBIAMO IL SISTEMA, NON IL CLIMA!
Scritto da czl in VIDEO PRODUZIONI, zgeneral il Dicembre 4, 2010
da Reporter Libertario
Lo abbiamo visto l’anno scorso a Copenhagen, lo vediamo quest’anno a Cancun: i grandi della terra cercano accordi per risollevare la disastrosa situazione ambientale creata in quest’ultimo secolo di inquinamento.
Funzionari, rappresentanti, boss criminosamente complici del riscaldamento globale fingono accordi ecologisti che si preannunciano già un colossale ‘flop’. Il rischio è il solito ‘decalogo di buone intenzioni’, cioè dichiarazioni politiche e nessun compromesso per abbassare realmente le emissioni di gas serra. Prosegui la lettura »
Video-intervista alla Brigata di Strada di Città del Messico
Fonte:
Video intervista Brigada Callejera
Sesso autonomo, popolare e sicuro – Sostegno ai progetti di salute autonoma delle lavoratrici sessuali di Città del Messico
La Brigada Callejera en Apoyo a la Mujer “Elisa Martinez”, ovvero la Brigata di Strada in Appoggio alla Donna èun gruppo indipendente dal governo e dai partiti politici che promuove l’autorganizzazione politica, sociale e la cura medica autogestita delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso in Messico. Prosegui la lettura »
LA P.I.R.A.T.A. – PROGETTI
Scritto da czl in ATTIVITÁ, PROGETTI PIRATA il Dicembre 1, 2010
LA PIRATA – PROGETTI
PIRATA – Piattaforma Internazionale per la Resistenza e l’Autogestione tessendo autonomia
CHI SIAMO
PIRATA è una piattaforma di solidarietà internazionale, dal basso, autogestita e non sovvenzionata da istituzioni governative o di partito. E’ una cooperazione politica internazionalista creatasi con quattro gruppi libertari: il collettivo Nodo Solidale, il Collettivo Zapatista di Lugano “Marisol”, l’Osservatorio America Latina dell’Xm24 e il Grassrootsproject dell’Olanda. I progetti qui descritti sono promossi e sostenuti da ogni singolo collettivo della rete.
PROGETTI SOSTENUTI DALLA PIATTAFORMA PIRATA
Mitz’ral – Centro d’apprendistato sull’agricoltura biologica
Mitz’ral significa “seme che nasce” in lingua zapoteca. Questo progetto, coordinato direttamente con l’OIDHO (Organizzazioni indie per i diritti umani a Oaxaca) nel quadro delle attività realizzate con l’AMZ (Alleanza Magonista Zapatista), prevede la costruzione di un centro di apprendistato sull’agricoltura biologica in un pezzo di terra nell’estrema periferia della città di Oaxaca. Questa regione del Messico, in cui il 60% dei suoi abitanti appartengono ad una delle 16 etnie indigene native, è tra le più povere del paese e ha un altissimo tasso di emigrazione. L’Oidho e l’AMZ sono tra le organizzazioni fondatrici della APPO (Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca), che promosse e alimentò l’insurrezione popolare e l’autogestione urbana del 2006. Entrambe aderiscono alla VI Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale).
Lo sfruttamento del territorio e dei suoi abitanti originari ha attraversato diverse fasi dai tempi della Conquista fino all’arrivo catastrofico delle odierne multinazionali. Durante tutto il XX secolo il latifondo, espressione coloniale del furto di terre a danno degli indigeni, ha risposto alle esigenze del mercato mondiale specializzando la produzione in monocultivi estensivi come cotone, zucchero e caffè. Quest’ultimo in particolare nello stato di Oaxaca. Con il miraggio della facile e rapida commerciabilità del caffè, molti contadini hanno smesso di autoprodurre quella varietà agricola con cui, attraverso sistemi tradizionali di coltivazione, si erano alimentati per secoli. Inoltre le politiche agrarie del governo, sotto la pressione della “rivoluzione verde” prima e dei dictat del “green capitalism” oggi, hanno promosso l’utilizzo intensivo di pesticidi, fertilizzanti chimici e – ultimi arrivati – semi transgenici. La favola di rendere competitiva la campagna messicana serve solo a nascondere l’intenzione di creare un mercato dipendente dalle multinazionali e dalle tecnologie occidentali (brevettate ed in mano alle solite imprese del Nord del mondo). In realtà è un colpo di grazia alle terre, alla saggezza ed ai saperi del mondo contadino indigeno.
Mitz’ral, in questo contesto, si propone di autoformare i/le contadini/e a riscoprire i metodi tradizionali (e quindi biologici) di lavorare la terra, con la finalità di ottenere una varietà di prodotti più ampia possibile per l’autoconsumo, piuttosto che dedicare tutta la terra ad un solo prodotto schiavo delle leggi del mercato. Gli stessi contadini che non hanno mai smesso di utilizzare le forme di coltivazione tradizionale sono i formatori di coloro che, per diverse ragioni, hanno perso simili conoscenze. In questo processo di formazione/apprendimento partecipano e si scambiano conoscenze anche con i/le compagni/e delle facoltàdi Scienze Agrarie di varie Università del Messico con cui l’AMZ collabora.
L’idea è che i contadini e le contadine possano riprodurre nelle proprie comunità, con il materiale che viene loro dato, le tecniche acquisite nel Centro d’apprendistato sull’agricoltura biologica Mitz’ral.
Rompere l’egemonia del mercato nei campi e nei territori indigeni, rivalutando le conoscenze ancestrali che il capitalismo vorrebbe rubare, brevettare e poi distruggere, è un’azione diretta anticapitalista. L’autosufficienza alimentare nelle comunità è lo strumento fondamentale per svincolarsi dalle maglie del mercato. L’autosufficienza permette nei fatti, insieme alla coscienza politica che cresce con la rivalutazione della propria identità culturale, l’autonomia dal potere. Il progetto, già avviato con i fondi raccolti dal basso con iniziative negli spazi occupati e autogestiti in Europa, prevede la costruzione di un pozzo, di un recinto, di una capanna per gli attrezzi, di un sistema di irrigazione, di una serra e l’acquisto di una pompa per l’estrazione dell’acqua, di materiale didattico e altro.
La flor de la palabra – Formazione di comunicatori e comunicatrici indigene a Santiago Xanica
Santiago Xanica è una comunitàindigena zapoteca nella Sierra Sur dello stato di Oaxaca, in Messico. Sono circa un migliaio gli abitanti della comunità, dediti soprattutto alla coltivazione del caffè. In questo villaggio si è attivato un workshop permanente di comunicazione popolare insieme ai/alle compagni/e del locale Comitato di Difesa dei Diritti Indigeni (CODEDI), anch’esso facente parte dell’AMZ, fondatore della APPO e aderente alla VI Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN.
Questa comunità è immersa in un’ambiente naturale di estrema bellezza e ricchezza. Queste risorse ancora vergini fanno gola agli interessi dell’imprenditoria messicana e internazionale che stanno investendo sulla riviera di Huatulco, nota località balneare del Pacifico. Negli ultimi anni, con l’obiettivo di usurpare le sorgenti e i boschi di Xanica, il governo statale ha tentato più volte di imporre la propria autorità, rompendo il forte tessutocomunitario che aveva retto per secoli e aveva dato al villaggio una notevole autonomia. Tra le varie pratiche ancestrali del posto c’è infatti l’assemblea del popolo che nomina le autorità del villaggio secondo un complesso sistema di usi e costumi, un processo lungamente più orizzontale e diretto del sistema elettorale e partitario della democrazia rappresentativa. L’intromissione del governo nelle relazioni comunitarie, con lo scopo di favorire gli interessi imprenditoriali, ha portato negli ultimi anni ad una militarizzazione del territorio e della comunità, a detenzioni politiche (un compagno del CODEDI èin carcere dal 2005), all’imposizione del sindaco, all’invasione armata del villaggio ed infine alla vendita delle coscienze.
Di fronte alla violenza istituzionale, i/le compagni/e del CODEDI hanno attivato varie strategie di resistenza, di mobilitazione e di organizzazione tra cui una cooperativa di donne, alcuni progetti produttivi ed una stazione radio comunitaria. La radio èstata per anni un elemento centrale di coesione e formazione in lingua zapoteca, in difesa degli interessi comunitari. Però oggi, in seguito alla feroce repressione abbattutasi sulla comunità, le trasmissioni sono saltuarie. Nel processo di relazioni con il CODEDI, è sorta la necessità di formare alcuni/e giovani compagni/e all’utilizzo dei mezzi di comunicazione (giornalismo indipendente, radio, web e video) al fine di rivalutare l’identitàe la lingua indigena, ricucire il tessuto comunitario ed avere gli strumenti per scoraggiare o informare e testimoniare ogni sorta di aggressione contro la comunità. Periodicamente si tengono workshop nella comunità, fornendo gli elementi teorici e gli strumenti pratici per la costruzione di comunicatori e comunicatrici comunitari indigeni (computer, schede video, telecamere, registratori, formazione sul montaggio video e audio, programmazione di un palinsesto radio, etc). Tali conoscenze vengono liberamente reinterpretate secondo i tempi e le modalità proprie della comunità. Ogni volta che risulta possibile, durante la convivenza nel villaggio, si ricercano momenti di approfondimento su altri temi (APPO, conflitto in Palestina, Genova 2001, migrazione, medicina naturale e tradizionale, ginecologia con piante medicinali, etc) con il fine di ampliare l’orizzonte politico di tutti i compagni e le compagne coinvolti/e e favorire la conoscenza e la consapevolezza reciproca.
Sesso autonomo, popolare e sicuro – Sostegno ai progetti di salute autonoma delle lavoratrici sessuali di Città del Messico
La Brigada Callejera en Apoyo a la Mujer “Elisa Martinez”, ovvero la Brigata di Strada in Appoggio alla Donna èun gruppo indipendente dal governo e dai partiti politici che promuove l’autorganizzazione politica, sociale e la cura medica autogestita delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso in Messico. Ha promosso la formazione della Rete Messicana del Lavoro Sessuale che riunisce vari collettivi ed organizzazioni di lavoratori e lavoratrici sessuali della Repubblica e che aderisce alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN, divenendo parte attiva dell’Altra Campagna.
Attraverso assemblee, riunioni, promozione di cooperative, workshop su diritti umani e salute, la Brigada Callejera da metà degli anni ’90 agita le acque torbide dei quartieri poveri di Cittàdel Messico, attraverso l’organizzazione delle lavoratrici sessuali in una prospettiva rivoluzionaria ed originale fuori dal bivio “proibizionismo o legalizzazione”, ovvero favorendo il diritto all’autodeterminazione delle lavoratrici sessuali. Il risultato più evidente di questo lavoro èla realizzazione di due ambulatori autonomi dove si prestano servizi gratuiti di ginecologia, odontoiatria, analisi di laboratorio per pap-test e colposcopia, fisioterapia e massaggi, etc. Inoltre si gestiscono, con la gente del quartiere e le lavoratrici sessuali organizzate, corsi di ripetizione scolastica, corsi di danza, di informatica, di giornalismo, di cultura generale e si distribuisce una borsa di studio per i figli e le figlie delle lavoratrici sessuali. Questo processo sociale e politico non è sostenuto da fondi economici del governo e delle varie istituzioni di salute. Per finanziare tutto ciòe per promuovere una prevenzione alla salute accessibile alle lavoratrici del sesso, la Brigada Callejera produce e diffonde una linea di preservativi a prezzo sociale: i preservativi ENCANTO e TRIANGULO. Con gli introiti delle vendite è possibile gestire gli ambulatori autonomi e pagare i costi delle campagne di salute che periodicamente si organizzano nelle comunità indigene o con le lavoratrici sessuali di altre città. In contatto costante con i/le compagn* della Brigada Callejera, abbiamo deciso di approfondire l’analisi sulla creazione di spazi autonomi urbani e politiche sociali e sanitarie dal basso, promovendo l’edizione di articoli, video, trasmissioni radio ed iniziative su questo tema. Diffondiamo negli spazi occupati ed autogestiti d’Europa con cui siamo in contatto i preservativi prodotti dalla Brigada Callejera, destinando gli incassi al sostegno degli ambulatori autonomi. Perchè è possibile curarsi senza discriminazione e senza dipendere dallo Stato.
La Otra – Partecipazione attiva nell’Altra Campagna
Nel giugno del 2005 l’EZLN fa pubblica la Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona con la quale si invita il movimento sociale, i popoli indigeni, le organizzazioni, i collettivi e gli/le individualità a trasformare radicalmente il Paese (e il mondo) secondo dei principi basilari: dal basso, da sinistra, contro il capitalismo e senza partecipare ai giochi elettorali della classe politica. Importante, nella costruzione di questo percorso, è anche la solidarietà ed il mutuo appoggio (se toccano un@, toccano a noi tutti/e). Altro principio fondante è il rispetto dell’autonomia e delle rivendicazioni specifiche d’ognun@. Su queste basi prende vita un vasto coordinamento nazionale che, nella pratica della liberazione quotidiana, punta a definire un programma di lotta a più voci (includendo quelle quasi mai ascoltate come gli “altri amori”, le indigene e le donne in genere, i bambini, gli anziani). Il nome di questo sforzo collettivo, orizzontale ed antisistemico è”L’Altra Campagna“. Una tappa per ri-conoscersi, disegnare un orizzonte ed intraprenderne il sentiero insieme. Un domani, come passaggio successivo, si determinerà un nuovo processo.
Per noi, camminare affianco a questo movimento sociale autonomo significa diffonderne i contenuti, appoggiarlo ed esserne attori/attrici ogni qualvolta sia possibile in Messico o nelle campagne internazionali. Però soprattutto significa costruire lotte e spazi, qui ed ora, secondo i valori etici e politici che lo zapatismo insegna: autonomia, autogestione, rifiuto del potere, rispetto per le differenze e per la Madre Terra. Nell’Altra Campagna in Messico appoggiamo politicamente, e quando possibile economicamente, le prigioniere ed i prigionieri politici del movimento (i detenuti del caso Atenco, i presidi permanenti per la loro liberazione, i detenuti della comunitàdi Xanica e di Oaxaca in generale, l’adesione alla Campagna “Prima di tutto i/le nostr* priogionier*”), collaboriamo costantemente con alcune radio libere e comunitarie, costruiamo periodicamente iniziative e manifestazioni, partecipiamo alle carovane solidali, alle brigate d’osservazione e di salute, ed apprendiamo, quando possibile, dalla convivenza nelle comunità autonome zapatiste.
Insomma sogniamo ad occhi aperti quest’utopia collettiva e globale sintetizzata dagli zapatisti:
un mondo che contenga molti mondi.
Ancora minacce
CENTRO DEI DIRITTI UMANI FRAY BARTOLOME DE LAS CASAS
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas 24 novembre 2010
Nota informativa/URGENTE
A rischio la vita e l’integrità dei difensori dei Diritti Umani in Chiapas, Margarita Martínez e componenti del Frayba
Oggi, 24 novembre 2010, questo Centro dei Diritti Umani è venuto a conoscenza di due fatti avvenuti nella città di San Cristóbal de Las Casas, che mettono a rischio la vita e l’integrità dell’avvocatessa Margarita Guadalupe Martínez Martínez e di membri del Frayba. Prosegui la lettura »
Messico – Dove vivono i nostri morti (la geografía secondo il vecchio Antonio)
Di calendari e geografie I
I calendari secondo Don Durito de La Lacandona
Per quell@ che stanno in alto, il calendario è fatto di passato. Per mantenerlo lì, il Potere lo riempie di statue, ricorrenze, musei, omaggi, sfilate. Tutto con l’obiettivo di esorcizzare quel passato, ovvero, di mantenerlo nello spazio di quello che fu e non sarà più.
Per quell@ che stanno in basso, il calendario è qualcosa a venire. Non è un mucchio di fogli sparsi dall’astio e la disperazione. È qualcosa per cui bisogna prepararsi. Prosegui la lettura »
CNI: Dichiarazione di Vícam
La Jornada – Martedì 23 novembre 2010
Il Congresso Nazionale Indigeno respinge il processo di appropriazione di fiumi e lagune
Il Pronunciamiento de Vícam rivendica il diritto all’autodeterminazione
Il progetto di un acquedotto in Sonora rappresenta lo sterminio della tribù yaqui
Hermann Bellinghausen. Inviato. Vícam, Sonora, 22 novembre. “Esprimiamo il nostro diritto storico alla libera determinazione come popoli, nazioni e tribù originari, nel rispetto delle diverse forme che per Prosegui la lettura »
Gloria Muñoz Ramírez: Riassunto
Los de Abajo – 20 novembre 2010
Gloria Muñoz Ramírez
Novembre. Il 16, Saramago, premio Nobel per la Letteratura 1998, avrebbe compiuto 88 anni e Lisbona si è riempita delle sue parole. La biblioteca del Palazzo delle Galveias, la stessa nella quale il giovane José scoprì la letteratura ed i suoi misteri, gli rende tributo mettendo il suo nome ad una sala, mentre Fernando Gómez Aguilera presenta l’ultimo libro dello scrittore lusitano: un compendio delle sue dichiarazioni di principio rilasciate in diverse interviste. Prosegui la lettura »
Minacce a Bachajón.
Comitato Chiapas “Maribel” Bergamo
La Jornada – Giovedì 18 novembre 2010
Ejidatarios di Bachajón, Chiapas, denunciano la recrudescenza delle aggressioni della Opddic
Hermann Bellinghausen
Gli ejidatarios di San Sebastián Bachajón (municipio di Chilón, Chiapas), aderenti all’Altra Campagna, denunciano lna crescente strategia “di calunnie, ingiustizie e provocazioni delle autorità del malgoverno da cinque mesi”, così come la recrudescenza di aggressioni e vessazioni da parte di membri dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), considerata paramilitare dagli stessi ejidatarios. Prosegui la lettura »
Gli sfollati installano un accampamento nell’atrio della chiesa di San Agustin
Foto: Policía Estatal custodia accesos al zócalo de Oaxaca
[NodoTraduzioni]
Verónica Villalvazo/fridaguerrera
Oaxaca de Juárez, Oax. 16 novembre 2010.
L’accampamento degli/delle sfollat* di San Juan Copala è stato installato nell’atrio della chiesa di San Agustín, questo sullo sfondo dei festeggiamenti del Centenario della Rivoluzione Messicana.
Dopo aver invitato gli/le sfollat* di San Juan Copala a “pulire” l’entrata del Palazzo Municipale, la polizia statale si è mantenuta tutta la notte perseguitando in ogni momento le donne e i bambini per poi allontanarsi dall’accampamento. Prosegui la lettura »
Ulises Ruíz ordina lo sgombero dell’accampamento degli sfollati da San Juan Copala a Oaxaca
Pubblicato il 16 novembre 2010 dal Municipio Autonomo di San Juan Copala
[NodoTraduzioni]
INFORMAZIONE URGENTE:
Martedí 16 novembre 2010, ore 00:36 AM, all’incirca un’ora fa, Ulises Ruiz ha dato l’ordine di sgomberare l’accampamento degli sfollati di San Juan Copala che si trovava nella piazza centrale di Oaxaca, paramilitari stanno ronzando intorno all’accampamento. Carlos Santiago Carrasco e Javier Jimenez, sottosegretari dell’assassino, dirigono l’aggressione, Pedro Celestino li accompagna. Con l’informazione dei testimoni presenti, dalla loro autovettura Tsuru color bianco, senza targhe, ma con il logo del “MULT VALLES CENTRALES”, si coordinano con gli elementi civili incappucciati che ronzano attorno all’accampamento. Prosegui la lettura »
Altra Campagna a convegno.
Comitato Chiapas “Maribel” Bergamo
La Jornada – Domenica 14 novembre 2010
Zapatisti: Il paese è in grave pericolo a causa del sistema capitalista
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Salvador Atenco, Méx., 13 novembre. Durante l’Incontro Nazionale di Organizzazioni e Lotte dell’Altra Campagna, “i ribelli che sono qui e lottano per la dignità e contro il sistema capitalista ed il malgoverno dei partiti politici si riuniscono per dare voce alla loro presenza, la loro rabbia, la loro lotta ed i loro sogni”, dichiarano nel loro pronunciamento le organizzazioni convocanti, il Movimento per la Giustizia del Barrio dell’Altra New York ed il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra (FPDT). Prosegui la lettura »
Paramilitari del Mult-Ubisort perseguitano le donne sfollate del Municipio Autonomo di San Juan Copala
Foto Rufino Juárez/zócalo de Oaxaca 12 de noviembre 2010
Verónica Villalvazo/ fridaguerrera
Oaxaca de Juárez, Oax.14 novembre 2010.- Lo scorso venerdí, attorno alle 8 del mattino, le donne si trovavano nell’accampamento degli sfollati di San Juan Copala, dal quale videro giungere Rufino Juárez, leader della Ubisort, accompagnato da quattro soggetti anch’essi militanti della Ubisort. Prosegui la lettura »
Notiziario dall’Europa al Messico
Scritto da czl in ATTIVITÁ, CAPSULE RADIO, zgeneral il Novembre 15, 2010
Duración: 40 min
Disponible en: http://www.archive.org/details/LOEInfo_verano2010
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