Archivio per la categoria zgeneral

Las Abejas sulla causa Zedillo.

Organizzazione della Società Civile Las Abejas

Terra Sacra dei Martiri di Acteal

Chiapas, Messico

22 gennaio 2012

A tutte le organizzazioni Sociali e Politiche Prosegui la lettura »

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Indigeni rifiutano la regolarizzazione delle terre.

La Jornada – Sabato 21 gennaio 2012

Sulla sierra del Chiapas cresce il rifiuto al programma di regolarizzazione del territorio

Hermann Bellinghausen. Inviato. El Porvenir, Chis., 20 gennaio. Sulla sierra del Chiapas cresce il rifiuto delle comunità al Programma di Certificazione dei Diritti Ejidali (Procede). Di fatto, in Chiapas è uno degli stati dove ha meno attecchito la certificazione. Adesso c’è una novità: agricoltori che erano entrati nel programma, ora ne vogliono uscire. Nell’ejido Cambil, del municipio El Porvenir, 233 ejidatarios hanno rinunciato al Procede. Che cosa succederà ora dopo queste diserzioni? Prosegui la lettura »

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Pericolo minerario

La Jornada – Mercoledì 18 gennaio 2012

Senza autorizzazione e di notte, le compagnie minerarie sfruttano la montagna del Chiapas

Hermann Bellinghausen. Inviato. Ejido Honduras, Chis. 17 gennaio. La comunità Campo Aéreo, racchiusa tra le vallate ed i monti della sierra del Chiapas, avverte i passi, fino ad ora furtivi, dello sfruttamento minerario a cielo aperto. Senza autorizzazione alcuna, “di nascosto, sono uscite camionate di materiale, ma non lo permetteremo più”, dice un ejidatario nella sua casa in una spianata a monte del fiume Vega de Guerrero. Prosegui la lettura »

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A Siltepec chiudono i postriboli.

La Jornada – Lunedì 16 gennaio 2012

Di fronte al silenzio delle autorità, gli abitanti di Siltepec chiudono i postriboli

Hermann Bellinghausen. Inviato. Siltepec, Chis., 15 gennaio. In questo municipio di montagna, racchiuso nella Sierra Madre del Chiapas, la popolazione ha deciso di mettere un freno ai postriboli e, per quanto possibile, all’alcool. Per il momento sono stati chiusi i bordelli El Cazador, La Cabaña, La Embajada, La Tablazón ed uno dei molti che operano clandestinamente: La Lamita. Altri clandestini, che si presentano come ristoranti o con facciate legali diverse, continuano a funzionare. Prosegui la lettura »

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Gli sfollati tolgono in presidio

La Jornada – Sabato 14 gennaio 2012

Non avendo ottenuto risposte, gli indigeni che denunciano il sequestro di una bambina rimuovono il presidio e dicono: “Il governo ha agito per proteggere i paramilitari”

Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de Las Casas, Chis., 14 gennaio. Le famiglie degli indigeni sfollati degli ejidos di Busiljá e Cintalapa, Ocosingo, in presidio da 30 giorni nella piazza centrale di questa città per chiedere la libertà per i loro compagni Elías Sánchez Gómez ed Amílcar Méndez Núñez, rinchiusi nel carcere di Playas de Catazajá, e la restituzione in vita della minorenne Gabriela Sánchez Morales, hanno rimosso il presidio non avendo ottenuto alcuna risposta. Prosegui la lettura »

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Abitanti di Siltepec prendono il controllo del territorio.

La Jornada – Sabato 14 gennaio 2012

Gli abitanti di Siltepec prendono il controllo del territorio del municipio chiapaneco e bloccano l’accesso ai distributori di birra e alcolici ed alle imprese minerarie canadesi

Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 13 gennaio. Gli abitanti organizzati del municipio di Siltepec, nella Sierra Madre del Chiapas, hanno bloccato l’accesso al municipio per i fornitori di birra, distributori di alcool e droga e imprese canadesi di sfruttamento del legno e miniere che sfruttano il loro territorio; inoltre hanno chiuso 18 bar e messo seriamente in discussione la polizia Prosegui la lettura »

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Raul Zibechi | Le sinistre e la fine del capitalismo

LE SINISTRE E LA FINE DEL CAPITALISMO

 

di Raúl Zibechi

L’attuale crisi mondiale sta frammentando il pianeta in regioni a tal punto che il sistema-mondo è prossimo ad una crescente disarticolazione. Uno degli effetti di questa crescente regionalizzazione del pianeta è che i processi politici, sociali ed economici non si manifestano più nello stesso modo in tutto il mondo e producono divergenze – in futuro, forse, biforcazioni – tra il centro e la periferia. Prosegui la lettura »

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Ocez occupa le terre di La Candelaria.

La Jornada – Giovedì 12 gennaio 2012

Secondo la la comunità di Candelaria El Alto, prosegue il saccheggio delle sue terre ed accusa l’organizzazione campesina Emiliano Zapata-Regione Carranza

Herman Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 11 gennaio. La comunità Candelaria El Alto, municipio Venustiano Carranza, aderente all’Altra Campagna, denuncia che prosegue l’appropriazione delle sue terre da parte dell’Organizzazione Campesina Emiliano Zapata-Regione Carranza (Ocez-RC). Questo, nonostante il governo statale abbia indennizzato la comunità per i 98 ettari invasi dieci anni fa e che, a dispetto delle richieste, non sono mai stati restituiti. Prosegui la lettura »

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Conclusione del Seminario al CIDECI

La Jornada – Mercoledì 4 gennaio 2012
Universitari, indigeni e indignati condividono le esperienze con i portavoce della resistenza. Prevalgono le coincidenze nella condanna del sistema capitalista dominazione

Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas, Chis., 3 gennaio. La presenza dei movimenti antisistema e di organizzazioni molto coinvolte nell’attuale processo continentale di resistenza, durante le sessioni del Seminario Internazionale di Riflessione ed Analisi che si è svolto qui, ha permesso di capire, come ha riassunto Víctor Hugo López, direttore del Frayba e moderatore di uno dei tavoli, “che il problema che tutti affrontiamo è sistemico”, per questo tutti i movimenti devono essere contro questo sistema. Prosegui la lettura »

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L’EZLN è maggiorenne.

Los de Abajo

 Maggiorenne

Gloria Muñoz Ramírez

18 anni fa l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) irrompeva nella vita pubblica del paese e del mondo. Questo primo di gennaio l’insurrezione diventa maggiorenne, una maturità politica rappresentata dal lavoro quotidiano di più di mille comunità indigene che organizzano la propria autonomia in un processo ancora non comparabile con i molti altri presenti in tutto il paese. Nelle cinque regioni del Chiapas dichiarate in ribellione continua ad esserci un esercito regolare armato. Non usa le armi, vero, perché è vigente l’impegno per la pace che ha stipulato con la società civile nelle prime settimane del 1994. Prosegui la lettura »

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Frayba denuncia violenze.

La Jornada – Sabato 7 gennaio 2011
Il Frayba denuncia gravi violazioni delle garanzie delle famiglie tzeltales da parte dei priisti

Hermann Bellinghausen. Inviato .San Cristóbal de las Casas, Chis., 6 gennaio. Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba) ha denunciato “gravi violazioni” delle garanzie individuali (sparizione, sequestro, tortura, detenzione illegale, violazione e sfollamento interno), “compiute da funzionari statali e membri del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) contro diverse famiglie tzeltales dell’ejido Busiljá, municipio di Ocosingo, membri del Frente de Ejidos en Resistencia Genaro Vázquez Rojas ed aderenti all’Altra Campagna”. Prosegui la lettura »

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Occupy Wall Street, El Barrio e l’EZLN.

Los de Abajo

Il legame tra Occupy Wall Street, El Barrio e l’EZLN

Gloria Muñoz Ramírez 

Tra la 117ª e 2ª, nel cuore di El Barrio ad Harlem, New York, un murales della lotta zapatista illustra la connessione del Movimento per la Giustizia nel Barrio (MJB) con gli indigeni del Chiapas. Il Movimento è parte dell’Altra Campagna. Sono gli zapatisti di questa città nella quale dal 17 settembre scorso è in svolgimento l’iniziativa Occupy Wall Street.

I vincoli non sono pochi. Il movimento zapatista, quello di El Barrio e Occupy sono parte del 99% del pianeta, ovvero, compongono il mondo degli esclusi. Nel seminario dei movimenti antisistema che si è svolto questo fine anno a San Cristóbal de las Casas, Chiapas, in occasione del 18° anniversario dell’insurrezione dell’EZLN, sono confluite le tre lotte: Il MJB ha presentato una dichiarazione di appoggio agli zapatisti firmata da oltre mille componenti dell’assemblea di Occupy Wall Street, che a loro volta hanno parlato dell’influenza zapatista nelle assemblee che si tengono di fronte al centro finanziario più importante degli Stati Uniti. Prosegui la lettura »

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Comunità zapatiste esempio di nuove forme di governo.

La Jornada – Lunedì 2 gennaio 2012

Le comunità zapatiste, un esempio di nuove forme di governo. Javier Sicilia: i movimenti antisistema possono restare uniti ai margini dello Stato

Hermann Bellinghasen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 1° gennaio. Gli attuali movimenti antisistema “possono restare uniti in profondo dialogo ai margini dello Stato e della sua economia”, come hanno fatto le comunità zapatiste “creando forme pedagogiche e di governo”, ha affermato Javier Sicilia durante la terza giornata del Seminario Internazionale di Riflessione ed Analisi che si sta svolgendo in questa città.

Paulina Fernández e Gustavo Esteva, da riflessioni ed aspetti molto diversi, hanno concordato con Sicilia riguardo la sua valutazione dell’esperienza di autonomia e governo zapatista come elemento di grande esemplarità in questo momento in cui, avrebbe sostenuto più tardi – anche se di persona – Pablo González Casanova, “il 99 percento vincerà”. Prosegui la lettura »

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Subcomandante Insurgente Marcos. UNA MORTE… O UNA VITA (Quarta lettera a Don Luis Villoro nello scambio su Etica e Politica)

UNA MORTE… O UNA VITA

Ottobre-Novembre 2011

Chi nomina chiama. E qualcuno accorre, senza appuntamento, senza
spiegazioni, nel luogo in cui il suo nome, detto o pensato, lo sta
chiamando.
Quando ciò accade, si ha il diritto di credere che nessuno se ne va del
tutto finché non muore la parola che chiamando, lo riporta.
Eduardo Galeano.
“Finestra sulla Memoria”, da Las Palabras Andantes. Ed. Siglo XXI.

Per: Luis Villoro Toranzo.
Da: Subcomandante Insurgente Marcos. Prosegui la lettura »

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Gli ejidatarios di Bachajón denunciano l’ingerenza del governo chiapaneco

La Jornada – Mercoledì 7 Dicembre 2011

Gli ejidatarios di Bachajón denunciano l’ingerenza del governo chiapaneco

HERMANN BELLINGHAUSEN

Dopo aver recuperare per due giorni la proprietà del loro ejido in cui si trova la cabina di riscossione per l’ingresso alle cascate di Agua Azul (il “centro ecoturistico” più pubblicizzato dal governo del Chiapas), gli ejidatarios di San Sebastián Bachajón aderenti all’Altra Campagna denunciano l’intervento del segretario di Governo in persona, sabato scorso, che ha offerto denaro e minacciato di ricorrere alla polizia per sgomberarli.

Gli ejidatarios hanno protestato con una manifestazione sulla strada Ocosingo-Palenque, senza bloccare il traffico, per denunciare il governatore Juan Sabines Guerrero ed il segretario di Governo, Noé Castañón, come “complici” delle autorità ejidali filogovernative, capeggiate da Francisco Guzmán Jiménez (Goyito), nell’esproprio delle terre di proprietà collettiva.

Riferiscono che il 30 novembre, gli ejidatarios aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona avevano ripreso le installazioni e la cabina di riscossione “allo scopo di recuperare quello che il commissario ufficiale, in complicità con gli enti del governo, vogliono toglierci: più di 600 ettari di terra, falsificando un provvedimento che non è neppure conforme al decreto presidenziale del 29 aprile 1980.”

Per tale ragione, gli ejidatarios hanno occupato il luogo per due giorni, “aspettando che arrivasse il commissario ufficiale a spiegare quello che stava facendo senza il consenso del massimo organo ejidale, poi, improvvisamente, è apparso l’interessato, ‘l’angelo custode’ degli sporchi politici”; cioè, il segretario Castañón, “che è intervenuto come se fosse un altro membro dell’ejido, perché Goyito gli ha dato il ‘permesso’ di fare quello che vuole sulle nostre terre”, sostengono gli indigeni. Il quale ha detto loro che il recupero era un modo di “provocare altra violenza”.

Il funzionario “ha mostrato un accordo già redatto, che non sappiamo nemmeno dove sia stato fatto, obbligandoci a firmare, come se stessimo chiedendo la carità, mentre il nostro obiettivo era recuperare le terre su cui hanno illegalmente costruito un centro di pronto intervento con la presenza permanente della polizia preventiva”.

Sostengono: “Non siamo spinti da interessi economici, tuttavia ci hanno offerto dei soldi”. Dicono che il segretario li ha avvertiti che “se non accettavamo, la polizia ci avrebbe sgomberato con la violenza”.

Il commissario ufficiale si era impegnato a convocare ad un’assemblea degli ejidatarios per domenica 4 dicembre ad Alan Sac Jun, ma non l’ha mai fatto. Si è riunito solo col gruppo filogovernativo a Pamalá (“tana di topi” lo chiamano), “come se fossero gli unici proprietari”, mentre gli altri aspettavano nella casa ejidale del Centro Alan Sac Jun.

Gli indigeni affermano che in questo gruppo ci sono “i veri responsabili di quello che sta succedendo nel nostro ejido, in complicità col malgoverno che finanzia la morte, la violenza, l’abuso e la repressione”.

Ed avvertono: “Che sia chiaro chi sono i responsabili, perché questa volta non cadremo nelle loro bugie e dimostreremo chi siamo e che cosa vogliamo”. Infine, annunciano che “in questi giorni” occuperanno nuovamente la cabina di riscossione. http://www.jornada.unam.mx/2011/12/07/politica/024n1pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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