Attentato esplosivo a Città del Messico


fonte: stampa messicana, 14.04.10


Due
bombolette di gas butano unite tra loro da un nastro sono scoppiate
oggi in un bancomat di una filiale bancaria nel centro di Città del
Messico, in un’azione che ha causato solo danni materiali e non è stata
rivendicata da nessun gruppo, hanno segnalato fonti di polizia della
capitale.
Il direttore generale della Policía Judicial del Distrito
Federal, Mario Alberto Izazola Álvarez, ha dichiarato a Primero
Noticias che la "policía cibernética della capitale sta "esaminando le
pagine elettroniche con le quali comunicano alcuni gruppi" per vedere
se qualcuno si assume la responsabilità dell’attacco.I fatto hanno
avuto luogo nella notte in un bancomat di Banamex, filiale messicana
dell’americana Citigroup, all’angolo tra San Antonio Abad e Taller, nel
quaritere di Tránsito.
L’esplosione ha distrutto finestre,
plafoniere ed alcuni lampade, ma non ha provocato feriti. Negli ultimi
anni si sono verificate, a Città del Messico, esplosioni dello stesso
tipo nei bancomat, la gran parte delle quali non hanno causato feriti e
sono state rivendicate da gruppi di anarchici.
Secondo Izazola
Álvarez s’è trattato di un "ordigno di fabbricazione artigianale" e le
autorità stanno verificando le "coincidenze" di questo reato con dei
precedenti per proseguire nelle indagini. Sul posto sono accorsi gli
agenti della Procuraduría General de Justicia del Distrito Federal
(PGJDF, procura locale) e della polizia della capitale.
Il direttore
generale della Policía Judicial ha segnalato che la PGJDF esaminerà i
video a circuito chiuso della banca e quelli delle telecamere che il
comune ha installato nei paraggi, ed infine quelli di una stazione
della linea 2 della metropolitana, vicina alla filiale bancaria
attaccata. L’emittente MVS ha informato che in un telefono pubblico
nelle vicinanze c’era la scritta "Gesù è vivo e sta facendo miracoli
con il suo Vangelo. Avvicinati a lui. OK", anche se le autorità non
sanno se questo testo abbia un qualche legame con la detonazione
dell’ordigno.

La stessa emittente ha segnalato che, l’8 agosto
2001, lo stesso bancomat è stato oggetto di un altro attacco con
esplosivi, azione per la quale sono stati arrestati i fratelli
Alejandro, Héctor e Antonio Cerezo Contreras (adesso liberi -ndt).

segue rivendicazione – fonte: Archivo Paulino Scarfò

Rivendicazione dell’attentato di Città del Messico contro Banamex

Ancora
una volta il governo cerca di nascondere la verità. Una verità che è
latente, una minaccia che è presente nelle strade e che aumenta
attentando contro la pace sociale e la stabilità economica e morale di
questo paese, chiamato Messico, in cui viviamo. Cercando di minimizzare
la minaccia anti-autoritaria ad un gruppo di imitatori, in questa
maniera cercano di uscirne fuori. Forse che ci siano delle scissioni
nel Frente de Liberación Animal?. No!!
Noi siamo altri individui ai
quali l’ordine della borghesia e del capitalismo come relazione sociale
non è riuscito a togliere la passione di vivere, di sentire, di amare,
di odiare, di decidere prendendo il controllo sulle nostre esistenze.
La notte del 13 aprile abbiamo vinto le nostre paure ed abbiamo
attaccato lo Stato, danneggiando le sue strutture nella lotta diretta
contro l’indifferenza di questo sistema e nella maniera più umile e
rivoluzionaria di solidarizzare con i prigionieri politici, anch’essi
in guerra. Con il presente comunicato assumiamo la responsabilità della
detonazione di una bomba composta da un recipiente pieno d’esplosivo e
due bombole di gas butano. Abbiamo aggiunto il messaggio "Attenzione
bomba" e lo stesso messaggio è stato collocato ad un lato del bancomat
della Banamex a Tlapan, nel perimetro della zona centro del Distretto
Federale.
Il capitalismo non è solo una struttura fisica né un’idea
che vaga per il mondo in attesa di collassare per le sue stesse
contraddizioni. Il capitalismo è una relazione sociale in sé, che sarà
distrutta solo costruendo relazioni sociali basate sul mutuo appoggio,
la solidarietà, l’autonomia, la libertà. Ma allo stesso tempo i
potenti, che si sentono
nel diritto di governare il mondo solo
perché hanno soldi, sono quelli che bisogna colpire, tormentare,
attaccando i loro corpi di sicurezza così come le strutture fisiche ed
i simbolismi della loro schifosa società robotizzata dal denaro.
Dobbiamo attaccare, distruggere le strutture e le fondamenta di questo
sistema basato sullo sfruttamento. Le ingiustizie sociali, la fame
generata dal capitalismo, la miseria, la repressione, il sessismo, la
misoginia per la quale sono state assassinate centinaia di donne a
Ciudad Juarez, l’arresto di compagni anarchici, l’enorme desiderio
di
distruggere quel che ci opprime e sfrutta sono ragioni sufficienti per
effettuare un attacco armato contro i responsabili. Rivendichiamo
quest’attacco anche in solidarietà a Diego Alonso, anarchico rinchiuso
in un centro psichiatrico di Guadalajara per il presunto legame con
precedenti attacchi e la partecipazione ad una cellula dell’F.L.T.
(Fronte di Liberazione della Terra) ed al compagno Adrian Magdaleno che
sappiamo esser stato condannato a 5 anni di carcere. Fino a che ci
saranno prigionieri nelle carceri, continueremo ad attaccare; fino a
che ci saranno le prigioni noi cospireremo per la loro distruzione.
Fino a che ci sarà uno Stato noi saremo in conflitto
permanente contro le sue strutture ed i personaggi che saranno al potere.

PERCHE’ SIAMO INSURREZIONALISTI ANARCHICI
Perché
lottiamo assieme a tutti gli esclusi per alleggerire e possibilmente
abolire le condizioni di sfruttamento imposte dagli inclusi. Perché
consideriamo che sia possibile contribuire allo sviluppo delle rivolte
che vanno sorgendo spontaneamente da tutte le parti facendole divenire
insurrezioni di massa e pertanto vere e proprie rivoluzioni. Perché
vogliamo distruggere l’ordine capitalista della realtà mondiale che
grazie alla ristrutturazione informatica è divenuto tecnologicamente
utile solo per i gestori del dominio di classe. Perché siamo per
l’attacco
immediato e distruttivo contro strutture concrete, individui ed organizzazioni del capitale e dello Stato.
Perché
piuttosto che aspettare, siamo decisi a passare all’azione persino
quando i tempi non sono maturi. Perché vogliamo finirla adesso con
questo stato di cose e non quando le condizioni esterne ne rendano
possibile la
trasformazione.
Ecco i motivi per i quali siamo anarchici, rivoluzionari e insurrezionali
Alfredo Maria Bonanno

Nella lotta solidale con Tamara, Dimitrakis, Camenisch, Emanuel, Carlos e Abraham…
Per la distruzione dello Stato/Capitale…
Per l’Anarchia e l’emancipazione…
Células autónomas de revolución inmediata – Praxedis G. Guerrero

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