Da Helsinki a Nuova Delhi, in tutto il mondo oggi si è manifestato per chiedere giustizia in Messico, per i 43 studenti vittime di sparizione forzata nello stato di Guerrero il 26 settembre scorso, per gli oltre 20mila desaparecidos degli ultimi 6 anni.
Desaparecidos, questa brutta parola che pensiamo legata agli anni 70, e alle dittature, è ancora tra noi. Presente. Presente ovunque tranne sui media italiani, che al Messico in fiamme -un importante partner commerciale diceva nei primi mesi del 2024 il premier Letta, in visita ufficiale- non dedicano nemmeno un centesimo dell’attenzione verso il Medio Oriente. Sarà che quel petrolio, quello del Golfo del Messico, è per statuto degli USA, e quindi si ha l’obbligo di mantenere il silenzio, seguir callados di fronte a un regime del terrore cui il popolo messicano -per fortuna- non vuole sottomettersi. Ya basta!, ora basta.
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