Una settimana di solidarietà nazionale e internazionale con gli zapatisti


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_La Jornada – Mercoledì 12 febbraio 2014_

DAL CHIAPAS, PROCLAMATA UNA SETTIMANA DI SOLIDARIETÀ NAZIONALE E
INTERNAZIONALE CON GLI ZAPATISTI [1]

_Hermann Bellinghausen_

Di fronte alle recenti aggressioni contro basi di appoggio zapatiste in

Chiapas, organizzazioni aderenti alla _Sesta Dichiarazione della Selva
Lacandona_ dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale hanno
indetto la Settimana Nazionale ed Internazionale di Solidarietà Se
Toccano gli Zapatisti, Toccano Tutti Noi, da dal 16 al 23 febbraio.

Diffondendo la convocazione, la Rete contro la Repressione e per la
Solidarietà sottolinea: “Mentre i mezzi di comunicazione commerciali
dettano agende di ‘discussione’, ‘riflessione’ e ‘analisi’ di una
‘realtà’ che non è altro che menzogna, dove si esalta lo sfruttamento,
il disprezzo e la repressione, pilastri del capitalismo”, e mentre le
politiche che nascono dai grandi centri finanziari ed organismi di
potere fomentano lo scontro e la frammentazione del tessuto sociale, in
basso si cominciano a tessere le fondamenta per riconoscerci nella
solidarietà come compagne e compagni di lotta.

Gli organizzatori citano l’esempio delle comunità indigene zapatiste
con i loro oltre 30 anni di organizzazione, ed i lavori che si svolgono
all’interno della Sesta.

Non poche volte il potere ha cercato inutilmente di provocare e
distruggere l’organizzazione ed il progetto zapatista: sorvoli ed
incursioni militari, espropri di terre, introduzione di programmi
sociali in territorio zapatista, fabbricazione di reati, furti, prigione
e attacchi paramilitari.

Le recenti aggressioni denunciate dalla giunta di buon governo del
caracol di Morelia destano grande preoccupazione, si dice nell’appello.
La banda criminale della Central de Obreros Agrícolas y Campesinos
(Cioac), insieme alla dirigenza dellaOrganización Regional de
Cafeticultores de Ocosingo (Orcao) ha feriti sei compagni zapatisti.
Inoltre hanno aggredito e derubato il personale dell’Ospedale San
Carlos.

Nella convocazione si denunciano come responsabili attuali di questa
guerra il governatore Manuel Velasco Coello ed il presidente Enrique
Peña Nieto, così come i gruppi di potere locali, municipali, nazionali
e stranieri, e si fa appello alla solidarietà degli aderenti alla
_Sexta_ e ad ogni organizzazione, collettivo e persona onesta del
Messico e del mondo, affinché dai loro luoghi tendano la mano alla
degna rabbia zapatista. Le comunità zapatiste non sono sole, conclude
la convocazione. http://www.jornada.unam.mx/2014/02/12/politica/021n1pol
[2]

_(Traduzione “Maribel” – Bergamo) [3]_

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