La Jornada – Venerdì 27aprile 2012
Sul punto di esplodere il conflitto per l’ondata di invasioni di terre a La Garrucha
Hermann Bellinghausen. Inviato. Ocosingo, Chis., 26 aprile. La Giunta di Buon Governo (JBG) El camino del futuro, del caracol Resistencia hacia un nuevo amanecer con sede a La Garrucha, ha denunciato invasioni ed aggressioni in particolare contro il villaggio autonomo Nuevo Paraíso, dove abitanti di Pojkol, Guadalupe Victoria e Las Conchitas (dei municipi di Ocosingo e Chilón) si sono introdotti nelle terre recuperate dalla comunità ribelle “e stanno provocando danni ai nostri compagni”.
I problemi a Nuevo Paraíso, secondo la JBG sono iniziati lo scorso 26 ottobre, “quando abitanti di Pojkol sono entrati nelle nostre piantagioni di caffè per tagliare le piante; erano armati ed hanno sparato diversi colpi di grosso calibro”. Gli invasori hanno danneggiato 3 ettari e sottratto 1.800 chili di caffè. A novembre hanno rubato la milpa del collettivo, 4 ettari che rendono 100 zontes (circa 35 sacchi) di mais.
Il 9 gennaio gli invasori di Pojkol (Chilón) “hanno cominciato a tagliare gli alberi, e questo fino ad oggi”, su terre recuperate “che sono state pagate col sangue dei nostri caduti”. La JBG denuncia come responsabili i dirigenti di questo ejido, Miguel Gutiérrez Feliciano e Domingo Gutiérrez Ruiz.
Anche gli abitanti di Las Conchitas hanno sottratto a Nuevo Paraíso circa 16 ettari di milpa. Il mais rubato “l’hanno venduto in diversi posti”. Il 31 dicembre “sono arrivati sparando ed hanno distrutto tre ettari di piantagione di caffè collettiva”. Il 3 febbraio quelle stesse persone hanno tagliato la recinzione “e tutto il bestiame è scappato”. Il 4 aprile hanno incendiato i pali e si sono portati via 8 rotoli di filo di ferro. “Hanno recintato la sorgente da dove prendiamo l’acqua. Dentro ci stanno mettendo animali morti e biancheria intima femminile. Hanno tagliato le canne ed abbattuto tutti i grandi alberi grandi e seminato milpa. Hanno fatto lo stesso in altre sorgenti”.
Intanto “intrallazzano col governo per legalizzare le nostre terre recuperate. Le hanno invase perché ce le vogliono togliere”.
Gli invasoti di Las Conchitas appartengono alla Asociación Rural de Interés Colectivo-Unión de Uniones (Aric) “storica”, rappresentata da Marcos Gómez Morales, “conosciuto come difensore dei diritti umani”, Plácido, Marcos e Fidelino Gómez Morales, Fidelino Gómez Lorenzo, Carmelino Ruiz Guillén e Reynaldo Morales González (“noto assassino con precedenti penali”, dichiara la JBG).
I filo-governativi di Guadalupe Victoria hanno invaso piantagioni di caffè in novembre ed abbattuto tre ettari. Il 17 marzo hanno distrutto un altro ettaro che appartiene al municipio autonomo Francisco Villa e seminato a milpa. Il 27 marzo hanno invaso sei ettari di pascolo, fumigato con sostanze chimiche rubato la recinzione. Hanno inoltre fumigato un ettaro e mezzo di campo di foraggio. Quello stesso giorno sulla strada che conduce ai campi, cinque uomini armati hanno impedito il passaggio ai contadini zapatisti.
Il 22 aprile, su 16 camion, 119 membri della Organización de Caficultores de Ocosingo (Orcao) sono arrivati sul terreno recuperato, ora invaso e danneggiato, per programmare un’altra invasione, guidati dai dirigenti Antonio Juárez Cruz e José Pérez.”Stanno registrando la terra recuperata che appartiene ai nostri compagni basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e tra pochi giorni arriveranno i poliziotti a Guadalupe Victoria per provocare i compagni. I dirigenti dell’Aric “storica” sono Marcelo Jiménez Pérez presidente, Julio e Javier Toledo Córdova, sostengono gli invasori di Las Conchitas.
“Vogliamo che il governo ritiri la sua gente che ha organizzato apposta nelle località citate”. Ed avvertono: “Non cerchiamo la morte, ma diciamo chiaro ai malgoverni che se non ci rispettano nemmeno noi lo faremo, cioè se vogliono che si torni a come abbiamo cominciato, dunque l’avranno. Basta di furto di terre, basta con le loro ruberie. Se i governanti non riescono a controllare le loro persone, sono affari loro e la smettano di rubare al nostro Messico. Ya basta”. http://www.jornada.unam.mx/2012/04/27/politica/021n1pol