La Jornada – Lunedì 3 gennaio 2011
Nuova escalation repressiva contro il movimento, afferma la Cocopa
ENRIQUE MÉNDEZ
La Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa), del Congresso dell’Unione, “respinge decisamente qualunque tentativo di voler vincolare l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) col sequestro di Diego Fernández di Cevallos” ed ha chiesto al governo di Felipe Calderón un’indagine esaustiva sull’origine delle voci che, sostiene, vogliono scatenare una nuova campagna di diffamazione contro questo movimento.
Il presidente della commissione – formata da deputati e senatori – il petista José Narro Céspedes, ha contestato le notizie diffuse riguardo agli zapatisti che sarebbero coinvolti nel sequestro dell’ex candidato presidenziale del PAN. “Tutto indica che si tratta di documenti che vogliono essere l’inizio di una scalata repressiva contro l’EZLN”, ha dichiarato.
In un comunicato emesso ieri, il deputato petista ha affermato che nei fatti “L’EZLN ha dimostrato la sua volontà di trovare una soluzione al conflitto, per la via politica, ed ha fatto la sua parte”.
Narro Céspedes ha ricordato che dopo la riforma in materia di diritti e cultura indigena, dove si è lasciata fuori la sostanza degli Accordi di San Andrés Larráinzar, l’EZLN “decise di promuovere un innovativo processo di organizzazione e lavoro comunitario” con le giunte di buon governo… che sono un esempio di quello che può fare il popolo organizzato ed i cui risultati sono migliori di quelli che conosciamo nella politica tradizionale”.
Il titolare della Cocopa affermò che persiste la tentazione di isolare lo zapatismo e di distruggerlo attraverso il suo esaurimento, l’usura del suo discorso e la fine del suo impatto.
Ha ricordato che quasi un anno fa, come ora, “senza nessuna fonte di informazione seria”, gli zapatisti erano stati accusati di ricevere finanziamenti da ETA. (…)
http://www.jornada.unam.mx/2011/01/03/index.php?section=politica&article=011n2pol