Comitato Chiapas “Maribel” Bergamo
La Jornada – Giovedì 18 novembre 2010
Ejidatarios di Bachajón, Chiapas, denunciano la recrudescenza delle aggressioni della Opddic
Hermann Bellinghausen
Gli ejidatarios di San Sebastián Bachajón (municipio di Chilón, Chiapas), aderenti all’Altra Campagna, denunciano lna crescente strategia “di calunnie, ingiustizie e provocazioni delle autorità del malgoverno da cinque mesi”, così come la recrudescenza di aggressioni e vessazioni da parte di membri dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), considerata paramilitare dagli stessi ejidatarios.
Quelli della Opddic, gruppo filo-governativo, “vogliono disintegrare la società e l’organizzazione minacciando di impossessarsi della cabina di riscossione e del banco di ghiaia”, recuperato recentemente dagli ejidatarios stessi. “Ora sorgono nuove minacce con lo stesso interesse del neoliberismo e dei progetti transnazionali”. Di fronte a ciò, la società civile “si sta organizzando sempre di più per resistere e difendere le risorse naturali dei nostri ejidos”.
I contadini tzeltales, insediati vicino allo stabilimento balneare di Agua Azul, segnalano che il commissario ejidale filogovernativo “non è riuscito a guadagnarsi la fiducia della gente né ha idea della politica che sta facendo”. Ritengono responsabile di ciò il delegato di Governo a Chilón, Ledín Méndez; la deputata Yari del Carmen Gebrardt Garduza, e gli indigeni Carmen Aguilar Gómez e suo figlio, congiuntamente a Francisco Guzmán Jiménez. “Tutte queste persone si sono incontrate a Chilón, Ocosingo ed in altre parti con i dirigenti della Opddic, sembra per sottrarre la cabina di riscossione ed il banco di ghiaia”.
Gli ejidatarios assicurano che “questi ambiziosi si sono guadagnati la fiducia del segretario di Governo, Noé Castañón”, che li ha ricevuti lo scorso 8 novembre, “a braccia aperte ed un menù speciale, idei e progetti transnazionali e come distruggere la nostra organizzazione”. Sostengono che “è chiaro l’interesse di scatenare un conflitto in diverse comunità dell’ejido organizzando gruppi paramilitari per intimorire la società”.
Gli ejidatarios avvertono: “Difenderemo le nostre risorse naturali fino alle ultime conseguenze, dimostreremo al governo che non siamo soli. Di qualsiasi aggressione ai nostri compagni riteniamo responsabili direttamente il governo di Juan Sabines Guerrero, il delegato di Governo, la deputata Gebrardt Garduza (con sede ia Palenque) e la dirigenza della Opddic”.
Annunciano che a partire da questa data “non ci sarà dialogo né alcun avvicinamento con nessuna autorità ufficiale, poiché non negoziamo né facciamo accordi col malgoverno, perché è chiaro il suo interesse nel toglierci le nostre terre ed impadronirsi delle nostre risorse”. http://www.jornada.unam.mx/2010/11/18/index.php?section=politica&article=020n1pol