ANCORA MINACCE DI SGOMBERI


La Jornada – Venerdì 16 luglio 2010

Indígeni del Chiapas denunciano di essere minacciati di sottrazione delle loro terre

Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas, Chis., 15 luglio. “Il governo sta cercando distruggere le organizzazioni del popolo per impadronirsi delle terre”, sostengono i rappresentanti dell’ejido San Sebastián Bachajón, aderenti all’Altra Campagna. Gli ejidatari denunciano nuovamente azioni di vessazione e minacce contro comunità e coloni da parte di funzionari del governo dello stato.

In particolare, si riferiscono all’insediamento nel rancho Virgen de Dolores, occupato dagli indigeni agli inizi del gennaio scorso. Si tratta di un ex podere privato su cui reclamano il diritto da molti anni.

Lo scorso 7 luglio, alcune famiglie dell’ejido San Sebastián Bachajón, insediate nel rancho Virgen de Dolores, vicino al capoluogo municipale di Chilón, “sono state provocate da un gruppo di priisti chiamato Fundación Colosio, attualmente noti come del Partito Verde Ecologista del Messico (PVEM) e guidati da Carmen Aguilar Gómez”, che era arrivato sul posto accompagnato dal delegato di Governo a Chilón, Ledín Méndez Nucamendi, e dal sottosegretario di Operación Política della zona selva, Alejandro Constantino Pérez.

Secondo la nuova denuncia dell’ejido, queste persone “sono venuti conatteggiamenti violenti a minacciare i compagni, dicendo loro che sarebbe stato meglio che si alleassero col governo, poiché gli avrebbe pagato le terre e dato anche le case oltre a 30 mila pesos dai progetti”.

Nel caso di non avessero accettato la proposta, i priisti, oggi verdi, hanno avvertito gli indigeni: “è meglio che prepariate le valigie, perché occuperanno le terre”. Ma i coloni hanno risposto: “Noi,come organizzazione aderente all’Altra Campagna, non negoziamo con i delinquenti, tanto meno con partiti politici né col governo”.

Aguilar Gómez, oggi dirigente degli invasori, “quattro mesi fa è stato espulso dall’organizzazione per vari reati, come furto d’auto, ed attualmente è al servizio del governo”. Già in altri tempi, “quando era funzionario del municipio, aveva falsificato la firma sui buoni benzina,per questo aveva scontato un periodo di detenzione nella prigione di Yajalón, ed ora si nasconde nel Partito Verde con l’appoggio dal delegato di Governo”.

Questa persona si presenta ancora come rappresentante di San Sebastián, mentre non lo è più. Ed al governo “non importa con chi si allea”, commentano i rappresentanti ejidali. Ora, si mette con “delinquenti, per distruggere l’organizzazione che sta a difesa delle terre, e così impadronirsi dei centri turistici, come le cascate di AguaAzul” ed i suoi dintorni, ed imporre i “suoi progetti transnazionali”. Citano anche il progetto della superstrada San Cristóbal-Palenque.

Di fronte alla possibilità di “eventuali aggressioni ai compagni insediati nel rancho Virgen de Dolores”, gli ejidatari accusano “direttamente” il segretario di Governo, Noé Castañón León, “per i suoi interessi politici, poiché sta cercando di scatenare un conflitto control’organizzazione; come aderenti all’Altra Campagna dell’EZLN vogliamo dire chiaramente al governo che difenderemo le terre a qualsiasi costo”.

Nelle dichiarazioni rese oggi, i rappresentanti di San Sebastián riterranno responsabile il governatore Juan Sabines Guerrero “di quello che potrebbe succedere”. http://www.jornada.unam.mx/2010/07/16/index.php?section=politica&article=022n2pol

(Traduzione “Maribel”– Bergamo)

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