Protesta internazionale.


 

10 marzo 2010 di Comitato Chiapas "Maribel" Bergamo

La Jornada – Mercoledì 10 Marzo 2010

Si preparano proteste su scala internazionale per denunciare gli incessanti attacchi contro gli zapatisti

En Europa si svolgerà una settimana di mobilitazioni per informare sulla situazione degli indigeni

 Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas, Chis., 9 marzo. Poiché “da vari mesi le aggressioni e le vessazioni contro le comunità ed i popoli zapatisti sono aumentate”, la campagna Primero Nuestros Presos, la Red Contra la Represión y por la Solidaridad
ed altri collettivi ed organizzazioni dell’Altra Campagna hanno
convocato mobilitazioni ed azioni di condanna degli attacchi di gruppi
di civili armati legati al governo, e di appoggio alle comunità
colpite.   In Europa organizzazioni di diversi paesi hanno annunciato
una settimana di protesta – dal 12 al 21 del presente mese – contro il
governo messicano per queste aggressioni.   I gruppi nazionali
respingono le versioni dei fatti del governo statale secondo cui le
giunte di buon governo avrebbero sollecitato il riconoscimento al
Congresso locale. Citano lo sgombero a Laguna de San Pedro (Montes
Azules), “al quale hanno partecipato i tre livelli di governo contro la
comunità zapatista che era già stata cacciata dai suoi luoghi di
origine”, così come le aggressioni delle “forze paramilitari
dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti dei Popoli Indigeni e
Contadini (Opddic), appoggiate da poliziotti statali e municipali a
Bolón Ajaw”. Ed ora a Santo Domingo (Casa Blanca), “dove la Opddic
minaccia i compagni di cacciarli dalla loro comunità”.   A questo clima
di “persecuzione fisica” si sommano “persone che senza scrupoli
dichiarano che le aggressioni sono provenute dalle basi zapatiste e
dall’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), contribuendo a
costruire uno scenario di intervento militare dalle gravi conseguenze”.
Tutto questo “per servire i dettami dei padroni del denaro che vedono
le terre chiapaneche e la sua ricchezza naturale come bottino per la
costruzione di progetti turistici che verranno a usurpare e cacciare i
veri padroni di questo territorio, i popoli originari”.   Dalla “Europa
solidale”, collettivi ed organizzazioni di Spagna, Francia, Italia,
Germania e Svizzera invitano ad una “settimana di azione in solidarietà
con le comunità zapatiste in resistenza”, con un manifesto nel quale
dichiarano: “Questo 2010 in Chiapas il capitalismo colpisce duro”.
Dalla loro sollevazione nel 1994 gli zapatisti hanno sviluppato nelle
loro comunità sistemi di salute, educazione, commercio, giustizia,
cultura ed agricoltura”. Loro sono, “il governo ed il territorio
autonomo ed autogestito più grande, più duraturo e più stabile
dell’ultimo secolo”. Inoltre, “dimostrano che è possibile una vita
senza capitalismo, costruita collettivamente e per la collettività”.  
L’autonomia “continua ad avanzare”, ma “i malgoverni non cessano di
attaccare e minacciare” la continuità di quest’alternativa. “Sono già
molti gli eventi violenti (San Sebastián Bachajón, Mitzitón, Bolón
Ajaw,)che si sommano alla liberazione dei paramilitari di Acteal ed
alla ricostituzione di gruppi paramilitari formati, addestrati e
finanziati dallo Stato messicano”.   I ribelli affrontano una campagna
del governo chiapaneco che, mentre dice di rispettare i diritti dei
popoli “imprigiona ed ammazza i dissidenti sociali e plaude la
liberazione dei paramilitari”, sostiene il manifesto.  Da parte loro,
organizzazioni sociali ed operaie spagnole denunciano che per le “gravi
aggressioni alle comunità” nelle settimane recenti, “la tensione è
sempre più alta, mentre il governo ed i media vogliono nascondere la
realtà dicendo che sono conflitti intercomunitari o religiosi”. http://www.jornada.unam.mx/2010/03/10/index.php?section=politica&article=016n1pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )

I commenti sono stati disattivati.

  • You enabled the 2nd sidebar. Add some widgets here to remove this notice