La Jornada – Giovedì 18 febbraio 2010
Elio Henríquez. San Cristóbal de Las Casas, Chis., 17 febbraio. Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (Centro Frayba)
ha dichiarato che la problematica sorta a Bolón Ajaw, la località del
municipio di Tumbalá dove lo scorso 6 febbraio basi di appoggio
zapatiste si sono scontrate con elementi del gruppo priista Opddic,
“nasce dalla disputa per la terra”, per l’intenzione delle autorità
federali e statali di realizzare progetti ecoturistici di alto
livello. In un comunicato diffuso oggi, l’organizzazione presieduta
dal vescovo emerito di San Cristóbal, Samuel Ruiz García, sostiene che
il confronto tra i due gruppi che ha provocato un morto e più di 30
feriti, è avvenuto per il “cattivo comportamento ed omissione del
governo dello stato per risolvere il problema davanti al clima di
violenza generato” contro le basi ribelli. Respinge il “tentativo”
delle autorità dell’entità di scaricare la responsabilità dei fatti
alle basi zapatiste della zona ed agli aderenti dell’Altra Campagna
dell’ejido San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón. Le accusa
inoltre di “creare le condizioni per un intervento militare ordinato
dal governo federale contro la popolazione civile”, cosa che
“aggraverebbe le condizioni del conflitto armato in Chiapas”. Il
Centro Frayba afferma che sono documentati le trattative ed i progetti
dei governi federale e statale per realizzare il complesso turistico Centro Integralmente Planeado Palenque
nel territorio dove si trova Bolón Ajaw, dove ci sono cinque cascate
ancora più belle delle cascate di Agua Azul che sono visitate da
migliaia di turisti nazionali e stranieri. Ricorda che Bolón Ajaw si
trova a due chilometri e mezzo dal villaggio Agua Azul – abitato da
priisti – dove sta il centro turistico delle Cascate di Agua Azul,
caratterizzato dai suoi corsi d’acqua di colore turchese e dalle
numerose cascate. Fino al 1994 – precisa – quel territorio era diviso
in proprietà private note come Los Ranchos, e dove ora c’è il villaggio
Agua Azul una volta c’era l’insediamento principale di uno dei
proprietari che tenevano decine di indigeni in condizioni di
“sfruttamento come peones acasillados“, molti dei quali ora
appartengono alla Opddic. Le terre di Bolón Ajaw, nei municipi
autonomo Comandanta Ramona ed ufficiale di Tambalá, sono state
“recuperate” nel 1994 dalle basi di appoggio dell’EZLN e popolate nel
marzo del 2003, anno dal quale i membri della Opddic le hanno
aggredite; il più recente, il 20 gennaio scorso, quando si sono
impossessati di due ettari di terra. Sostiene che secondo le
testimonianze che il suo personale ha raccolto nella zona, lo scorso 6
febbraio quelli della Opddic “hanno testo un’imboscata” ed aggredito le
basi di appoggio dell’EZLN tra le cui fila ci sono stati tre feriti da
pallottole. http://www.jornada.unam.mx/texto/019n1pol.htm
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )