(Tradotto da CzmL)
Incontro europeo – Rencontres
européennes – Encuentros Europeos
Dichiarazione finale
dell’Incontro Europeo della Rete d’individui e collettivi
solidali con gli zapatisti, Francia, gennaio 2010
Unire i
nostri cuori nella costruzione dell’altra geografia antisistemica
che rifiuta le frontiere.
Domenica 24 gennaio 2010,
Alle
basi d’appoggio zapatiste,
Alle Giunte di Buon Governo,
All’EZLN,
A tutt@ i compagn@ dell’Altra Campagna,
A tutt@ i compagn@ della Zezta Internazional,
A tutt@
quell@ che in basso a sinistra si oppongono all’orco capitalista
che vuole distruggere o digerire quello che resta dell’umanità
degna, libera e ribelle.
Come individui e collettivi,
provenienti dall Stato Spagnolo, Svizzera, Grecia, Italia, Belgio,
Germania, Danimarca, e Francia, riunitisi per questo incontro europeo
di solidarietà con gli zapatisti, vogliamo esprimere il nostro
appoggio ai compagn@ zapatisti e a tutti quell@ che lottano e
resistono in Messico:
– alle basi d’appoggio zapatiste in
Chiapas che dal 1994 sviluppano la loro autonomia in politica,
nell’educazione, nella salute, nella produzione e nella giustizia;
– agli uomini e alle donne dell’Altra Campagna, alle
comunità indigene, ai popoli e ai quartieri che lottano
giornalmente, resistendo agli attacchi capitalisti nella costruzione
di un altro mondo. Come ad esempio la Rete Nazionale di Resistenza
civile alle alte Tariffe di Energia Elettrica e gli elettricisti in
lotta;
– a tutt@ i prigionier@ di coscienza in Messico e in
particolare a quell@ di Atenco, in Chiapas, a Oaxaca, nel D.F., nello
Stato del Messico e in Guerrero.
– ai difensor@ dei diritti
umani che denunciano la repressione di coloro che lottano come ad
esempio il Centro dei Diritti Umani Frayba o quello della Montaña
Tlachinollan.
Vogliamo denunciare inoltre :
– la
repressione dei governi contro le basi d’appoggio zapatiste e
contro tutt@ quell@ che lottano per le dignità, come nei casi di San
Sebastián Bachajón e dei paesani di Tampico o di Acteal;
–
gli intenti di espropriazione di terre e spazi collettivi di
compagn@, comunità indigene, villaggi, quartieri e barricate in
tutto il Messico, come nel caso dell’auditorio occupato “Che”
dell’UNAM;
– la guerra di bassa intensità esercitata da
paramilitari, militari, polizia, imprese capitaliste, in modo
particolare in Chiapas, nei casi recenti di Mitziton, San Sebastián
Bachajón e Jotolá con il progetto turistico San Cristobal –
Palenque;
– i governi municipali, statali e federali e i loro
piani di morte : turismo, « sviluppo », plan Merida…;
–
la crescente militarizzazione su pretesto della lotta al
narcotraffico;
– i femminicidi e tutta la violenza di genere,
come ad esempio a Ciudad Juarez.
Compagn@: per unire i nostri
cuori e per cercare di costruire quest’altra geografia
antisistemica che rifiuta le frontiere e nella quale ci sentiamo
vicin@ a tutti voi, vorremmo parlarvi di quello che viviamo qui in
Europa e che condividiamo durante questo incontro.
Anche qui é
in corso la guerra contro i poveri, contro gli “stranieri”,
contro quelli che resistono agli interessi delle multinazionali,
contro coloro che lottano per la dignità e l’autonomia e che
vogliono continuare a essere liber@ e uman@.
I collettivi e
gli individu@ di quest’assemblea sono coinvolt@ e/o solidal@ con:
– i migranti, chiamati erronaemente dai governi “clandestini”
o “senza documenti”, che lottano per una vita degna in Europa.
Proprio mentre le merci capitaliste circolano con sempre maggior
libertà, le frontiere, oggi più che mai, esistono per gli esseri
umani: per esempio a Calais dove migliaia di migranti che sperano
d’entrare in Gran Bretagna vengono continuamente sgomberati e
perseguiti da parte dello Stato francese.
Essendo per la libertà
di circolazione e per il diritto di vivere ognuno dove vuole, non
dimentichiamo che la maggior parte di coloro che migrano lo fanno per
ragioni economiche. Il capitalismo spinge milioni di persone lontane
dai propri paesi e dalle proprie famiglie alla ricerca di una forma
di sopravvivenza, per poi in seguito criminalizzarle e imporre loro
le peggiori forme di sfruttamento lavorativo.
Durante questo
incontro alcuni lavoratori “sans papier” in sciopero nella
costruzione di una linea di tram alla “Porte de Lilas” di Parigi,
sono venuti a condividere la loro lotta contro questo sfruttamento.
Sono parte di un movimento di circa 7.000 lavoratori migranti, in
sciopero dalla metà di ottobre 2009 per il riconoscimento dei propri
diritti di lavorare e vivere dignitosamente in Francia.
Anche per
questo partecipiamo e appoggiamo i movimenti sociali che lottano per
e con i migranti, le persone isolate e per la libertà di tutte le
persone arrestate mentre trasformano le loro richieste d’asilo.
–
coloro che lottano per decolonizzarsi dal sistema economico e
politico attraverso esperienze di recuperazione di spazi d’autonomia
come le case occupate o i centri sociali occupati e autogestiti in
Italia, in Svizzera e in tutta Europa o la rete “Galizia non se
vende” che lotta per “vita e terra degna per tutte” nella
geografia gallega.
– i tentativi di autonomia economica e di
forme alternative di lavoro e d’abitazione, come per esempio la
diffusione del caffé zapatista attraverso le reti di solidarietà
che contribuisce a diffondere la lotta zapatista. Così come i
progetti di cooperative autogestite, stamperie, ristoranti, in
particolar modo in Germania.
– tutt@ coloro che si ribellano
contro questo sistema di morte come hanno fatto le giovan@ in Francia
nel 2005 e in Grecia a partire dal dicembre 2008. La rivolta in
Grecia non é una situazione finita, non fa parte del passato bensì
del futuro della nostra Europa, l’Europa che resiste!
Vogliamo
inoltre denunciare:
– lo sgombero di tutti gli spazi di
riunione, di discussione, di lotta, di vita, di forma di pensiero
diverso dal sistema e di tutti gli spazi culturali e sociali
autogestiti in tutti i paesi europei, come ad esempio la sede della
Coordinazione di Intermittenti e Precari di Parigi, minacciata di
sgombero.
Tra le altre cose questi sgomberi hanno lo scopo di
svuotare i centri delle città a beneficio dei ricchi e del turismo.
– il controllo sociale da parte dello Stato attraverso il
controllo delle strade, degli spazi pubblici, delle reti telefoniche
e di internet e in generale di tutta la popolazione, sia nelle città,
sia nei suoi dintorni vicini o lontani.
In alcuni casi lo Stato
ha utilizzato pure misure di guerra contro la propria popolazione,
come successo in Grecia alla fine del 2009.
– l’aumento di
controlli e fermi arbitrari come pure la costante persecuzione, di
chiaro carattere razzista, soprattutto verso persone d’apparenza
“extra europea”. Gli Stati da sempre si sono serviti del
colonialismo e della migrazione per arricchirsi e per manipolare e
schiacciare i poveri, opponendoli gli uni contro gli altri. Un
esempio di questa situazione é successa a Rosarno in Italia,
settimana scorsa, con un chiaro attacco alla popolazione migrante.
– la caccia, detenzione ed espulsione di migranti, in modo
particolare di clandestini. A Montreuil, periferia est di Parigi,
viene espulsa la popolazione rrom con il pretesto delle pessime
condizioni igeniche, mentre in tutta Europa si persegue questa
popolazione per la ragione di vivere differentemente.
In questi
giorni verranno giudicati in Francia 10 migranti accusati di
incendiare un centro di detenzione durante una rivolta.
Nei
centri di detenzione dello spazio Shengen tutti i giorni si muore per
suicidio, per aggressioni o per mancanza d’attenzione medica.
–
la partecipazione di Stati europei e dell’Unione europea in guerre
coloniali (Afghanistán, Irak, África…)
Qui come là
rivendichiamo:
UN ALTRO MONDO CHE CONTENGA TUTTI I MONDI IN
BASSO A SINISTRA !
LIBERTÀ E GIUSTIZIA PER TUTT@ I
PRIGIONIER@ POLITICI CHE RESISTONO NELLE CARCERI DEGLI STATI!
BASTA
CON LE AGGRESSIONI E CON L’ESPULSIONI DI TERRE, DI SPAZI AUTONOMI E
DI ABITAZIONI!
BASTA CON I PROGETTI NEOLIBERISTI
INTERNAZIONALI CHE VOGLIONO APPROPRIARSI DELLE RISORSE DELL’UMANITÀ
SEQUESTRANDO IL PIANETA!
ABBASSO I MURI DEI CENTRI DI
DENTEZIONE E LE FRONTIERE!
¡VIVA LA VIDA, MUERA LA MUERTE !
Dalla “Parole Errante”, Montreuil, città della periferia
est di Parigi, Francia
Assemblea aperta. Incontro Europeo
della Rete di individui e collettivi solidari con gli zapatisti,
Francia, gennaio 2010
Gruppe B.A.S.T.A.e rete YA-BASTA-NETZ
(Germania), Foro Internazionale e Fronte della Gioventù Socialista
(Danimarca), Collectif CafeZ de Liège (Belgio), CGT, Plataforma de
Solidaridad con Chiapas de Madrid, Caracol Zaragoza, FugaEmRede
Galizia (Stato spagnolo), ALANA (Grecia), Coordinamento toscano
d’appoggio alla lotta zapatista – Associazionz Ya Basta (Italia),
Viva Zapata, Collettivo Zapatista Marisol di Lugano, Unión Mexicana
Suiza UMES e La Red Latinoamericana de Zürich (Svizzera), Collettivo
di Solidarietà di Istanbul (Turchia), CSPCL Parigi, Collectif
Caracol de Marseille, Les Trois Passants, secretariado internacional
de la CNT – Grupo de trabajo de las Américas, Comité de Solidaridad
con los Pueblos Indigenas – CSIA – Nitasssinan, Esperanza y Espoir
Chiapas/Esperanza Chiapas (Francia), Grupo IRU e tutt@ le/gli
individui presenti.
Si uniscono alla dichiarazione: Collectif
Chiapas Ariège (Francia), Centro de Documentación sobre Zapatismo –
Cedoz (Stato spagnolo), Colectivo Solidaridad directa con Chiapas de
Zurich (Svizzera), caracol mundo-eco de latido en solidaridad"
(Austria), …