Los de abajo: A 3 anni dalla repressione


Gloria Muñoz Ramírez

Opinione – La Jornada | Sabato 2 maggio 2009

Questa settimana si compiono tre anni dalla repressione della
polizia contro il Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra (FPDT) di
San Salvador Atenco, i fiorai di Texcoco, gli uomini e le donne
solidali dell’Otra Campana. L’anniversario rafforza la lotta per la
liberazione dei 12 prigionieri politici e la richiesta di punizione
dei responsabili della brutale operazione, nella quale vennero
violati i diritti umani dei 207 detenuti iniziali, i quali vennero
colpiti, torturati, e abusati sessualmente, tutto questo in un
operativo nel quale parteciparono i tre livelli di governo e che
lasciò un bilancio di 2 giovani assassinati.

Nel mezzo dell’attuale contingenza epidemiologica e del
bombardamento propagandistico dell’Instituto Federal Electoral,
attivisti e organizzazioni del Messico e di altri paesi hanno
organizzato delle giornate di lotta per la libertà di Ignacio del
Valle, Felipe Álvarez y Héctor Galindo, prigionieri in condizioni
deprecabili nel carcere di massima sicurezza di El Altiplano, e Juan
Carlos Estrada, Román Ordóñez, Jorge Ordóñez, Alejandro Pilón,
Narciso Rellano, Inés Rodolfo Cuéllar, Édgar Eduardo Morales,
Julio César Espinosa, Pedro Reyes e Óscar Hernández, de Tacotalpa,
reclusi a Molino de las Flores, Texcoco.


La storia non é iniziata nel maggio del 2006, ma il 23 ottobre
2001, momento in cui il governo federale annunciò l’espropriazione
di cinquemila ettari per la costruzione di un aeroporto a Texcoco. I
contadini, contrari alla decisione, iniziarono a mobilitarsi lo
stesso giorno e non cessarono con la lotta giuridica e la
mobilitazione fino al 6 di agosto del 2002, quando riuscirono a
raggiungere la cancellazione delle espropriazioni e si aggiudicarono
un trionfo tra i più importanti nella storia recente in difesa della
terra.

Dopo il trionfo del FPDT i contadini mantennero alleanze e
impegni di solidarietà con altri movimenti. Nell’ aprile 2006
ricevettero l’Otra Campana, con la presenza del subcomandante Marcos,
mentre davano appoggio ai fioristi di Texococo, ai quali si voleva
impedire di vendere i loro nel mercato.

Ed è allora, durante l’operativo di polizia, che arrivarono le
vessazioni, torture, perquisizioni, violazioni e abusi sessuali ai
danni di 50 donne.

Il 3 e 4 maggio 2006 arrivò la vendetta dello Stato. Una
repressione “esemplare” contro il movimento dei fioristi,
contadini del FPDT e membri della otra campana che accorsero in
solidarietà ad Atenco.

Oggi le persone che ordinarono le violazioni sono in libertà.
Nelle carceri restano 12 persone non colpevoli. La loro libetà e
quella di tutti.

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