Sequestrano e torturano Marcelino Coache Verano, leader della APPO


autore: Comitato Carlos Fonseca
 
AZIONE URGENTE

Marcelino Coache Verano, Consigliere dell’Appo, ex-preso politico, è
stato "preso", sequestrato e torturato per 24 ore da un gruppo non
identificato.

I FATTI:

Mercoledì quattro marzo verso le due del pomeriggio, dopo avere
assistito ad una riunione del Sindacato Libero degli Impiegati e dei
Lavoratori del Servizio Municipale di Oaxaca di Juárez, mentre
camminava lungo la strada di Trujano, all’altezza della radio locale
Irradio Hit, nel Centro Storico della Città di Oaxaca, tre persone si
sono fermate improvvisamente davanti a lui e gli hanno detto "sei in
arresto", mostrandogli un distintivo che non è riuscito a vedere. Dopo
lo hanno caricato su un furgone nero, lo hanno fatto chinare,
dicendogli "coopera affinché non si complichino le cose" e gli hanno
collocato un sacco di tela sulla testa. Quelli che lo trasportavano si
coordinavano per radio con un’altra automobile a cui ordinavano di
"aprire la strada", e tra loro comunicavano in modo cifrato. Dopo ore
di cammino sentì che il furgone si fermava e ascoltò il rumore di un
grande portone che cigolava e dopo quello di una grata. Lo fecero
scendere e l’obbligarono a spogliarsi dei vestiti e dei sui oggetti
personali, gli ordinarono di inginocchiarsi e di portare le mani alla
nuca, e gli domandarono dove teneva il denaro e dove lo depositava, a
la qual cosa egli rispose che non aveva denaro e che se volevano
potevano prendersi il veicolo che utilizzava per il suo lavoro. Poi gli
legarono le mani, lo imbavagliarono, lo fecero mettere in ginocchio, e
gli domandarono dove e a che ora depositava il denaro, ed egli rispose
che non aveva denaro. A questo reagirono con un forte colpo allo zigomo
destro, ed incominciarono a domandare di sua moglie e dei suoi figli, e
poiché non rispondeva, lo colpirono con il calcio della pistola sulla
fronte e sul labbro superiore sinistro, poi lo fecero girare ed
incominciarono a bruciare con una sigaretta intorno ai capezzoli, sui
testicoli e nella zona genitale. Ascoltò che tra loro solo dicevano di
stare aspettando il "Sig. Lince", ed un’altra persona che
contemporaneamente affermava: "questo è uno dei rivoltosi", ed un’altra
che rispondeva di ammazzarlo e, finendo di dire queste parole, si
interruppe. Lo slegarono, e lo legarono di nuovo con le mani dietro e
gli diedero i suoi vestiti affinché si vestisse, senza dargli le
scarpe, successivamente lo portarono fuori da quel posto con
un’automobile, e dopo un’ora e mezza lo fecero scendere e gli slegarono
le mani, aprendo una bottiglia e cercando di spruzzargli la benzina,
lui si difese ed allora lo spinsero verso il burrone, poco dopo sentì
che si allontanavano, calcola che erano circa le tre e mezza del
mattino del cinque marzo, vide che nel posto c’erano molta erba ed
arbusti, aspettò che albeggiasse ed incominciò a camminare, vide alcune
case ma nessuno lo volle aiutare e così continuò a camminare. Si rese
conto che si trovava nella colonia González Guardado, dove trovò un
taxi che lo portò alla previdenza sociale, arrivando in ospedale
sanguinando in differenti parti del corpo.
La previdenza sociale ha fatto la seguente diagnosi medica:
policontuso, con scottature di 2º e 3º grado sul torace ed ai genitali,
ematoma frontale, edema alle labbra.

I PRECEDENTI:

Marcelino Coache Verano è originario del municipio di Villa di
Zaachila. È stato responsabile della Commissione per la Stampa e
Propaganda dell’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca, APPO, e
Segretario Generale del Sindacato Libero degli Impiegati e Lavoratori
del Servizio Municipale di Oaxaca di Juárez, attualmente ha l’incarico
di Segretario per i Conflitti in questo Sindacato.
Marcelino Coache fu fermato a Città del Messico il 4 dicembre 2006
insieme a Flavio Sosa, a Horacio Sosa e ad Ignacio García, accusati dal
Governo di Oaxaca del delitto di incendio, sedizione e ribellione.
Fu liberato il 31 maggio 2007 per mancanza di elementi e per il lavoro
giuridico dei suoi avvocati con l’appoggio nazionale ed internazionale,
mettendo in evidenza che tutti i delitti per i quali erano accusati
erano stati fabbricati dallo Stato.
A partire dalla sua liberazione ha continuato ad essere attivo dentro
al movimento sociale che era iniziato nell’anno 2006, e per il suo
attivismo ci sono stati diversi attacchi fisici a lui ed alla sua
famiglia, il clima di ostilità era ogni volta più intenso.
DI FRONTE A QUESTO FATTO COSÌ GRAVE:
La Commissione Diocesana di Giustizia e Pace, il Centro Regionale per i
Diritti Umani "Bartolomé Carrasco Briseño" A.C. condannano la pratica
della tortura nel nostro Stato, il delitto di lesa umanità che lacera
la società, e per ciò ESIGONO:

1. che lo Stato Messicano dia compimento ai trattati internazionali per sradicare e punire la tortura;
2. che alle vittime di tortura sia garantito l’accesso alla giustizia e siano trattati in modo degno;
3. dalle Autorità responsabili della Giustizia un’indagine seria,
immediata, imparziale ed esaustiva su fatti così aberranti, chiedendo
che rendano pubblici i risultati di detta indagine e che portino i
responsabili di ciò davanti alla giustizia;
4. l’intervento urgente delle istituzioni responsabili della giustizia
e della sicurezza per i cittadini/e affinché siano evitati altri fatti
come questo, dove tutti corrono il grande rischio di patire questo tipo
di situazioni;
5. che il Governo del Messico e dello Stato di Oaxaca garantisca la
SICUREZZA FISICA E PSICOLOGICA di Marcelino Coache Verano e della sua
famiglia;
6. di porre fine al clima di insicurezza, repressione e tortura verso i
leader e le organizzazioni che hanno partecipato apertamente al
movimento sociale.

Sollecitiamo la tua solidarietà e chiediamo di INVIARE I TUOI APPELLI per questi fatti a:

LIC. FELIPE CALDERON HINOJOSA
PRESIDENTE CONSTITUCIONAL DE MÉXICO
FAX (55) 52 77 23 76
felipe.calderon@presidencia.gob.mx
LIC. FERNANDOGOMEZ MONT
SECRETARIO DE GOBERNACIÓN
FAX (55) 50933414 MAIL: secretario@segob.gob.mx

LIC. EDUARDO MEDINA MORA ICAZA
PROCURADOR GENERAL DE LA REPÚBLICA
TEL. (55) 53 46 09 08 MAIL: ofproc@pgr.gob.mx.

DR. JOSÉ LUIS SOBERANES
PDTE. DE LA COMISIÓN NACIONAL DE DERECHOS HUMANOS
FAX (55) 56 81 71 99, correo@cndh.gob.mx
RPTE. DE LA OFICINA DEL ALTO COMISIONADO PARA LOS DERECHOS
HUMANOS EN MEXICO
FAX: (55) 52812409 MAIL: oacnudh@hchr.org.mx

LIC. ULISES RUIZ ORTIZ
GOBERNADOR DEL ESTADO DE OAXACA
CARRETERA OAXACA-PUERTO ÁNGEL, KM. 9.5,
SANTA MARÍA COYOTEPEC, OAXACA C.P. 71254,
OAXACA MÉXICO EMAIL: gobernador@oaxaca.gob.mx
FAX: (+52) 951 502 0530

LIC. EVENCIO NICOLÁS MARTÍNEZ RAMÍREZ
PROCURADOR GENERAL DEL ESTADO DE OAXACA
AV. LUÍS ECHEVERRÍA S/N, COL. LA EXPERIMENTAL, SAN ANTONIO DE LA CAL
CENTRO OAXACA MÉXICO.
C.P. 71236 EMAIL: buzonciudadano@pgj.net
FAX: (+52) 951 511 5519

DR. HERIBERTO ANTONIO GARCIA
PRESIDENTE DE LA COMISIÓN PARA LA DEFENSA DE LOS DERECHOS HUMANOS EN OAXACA (CDDHO)
CALLE DE LOS DERECHOS HUMANOS NO. 210, COL. AMÉRICA,
C.P. 68050 OAXACA MÉXICO
FAX.- (+52) 9515030212
Email: correo@cedhoax.org

Turnar copia para seguimiento a:
Centro Regional de Derechos Humanos “Bartolomé Carrasco Briseño” A.C.
Mariano Azuela 203, Col. José Vasconcelos, Oaxaca.
Tel y Fax. 019515161221
barcadh@prodigy.net.mx
bartolomecarrasco@prodigy.net.mx

Comisión Diocesana de Justicia y Paz
García Vigil 702, Centro, Oaxaca.
Tel y Fax: 019515167505
codijup@prodigy.net.mx

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