Movimenti sociali e popoli indigeni
presentazione di Mons. Samuel Ruiz
prefazione di Adriano Zamperini
introduzione di Raul Zibechi
coordinamento e elaborazione di Aldo Zanchetta
Massari Editore-Fondazione Neno Zanchetta
414 pagine, febbraio 2008
Questo libro fa seguito a "America latina, l’arretramento de los de
arriba" nel quale venivano analizzate le conseguenze delle politiche
neoliberiste imposte dalle istituzioni internazionali e subite assai docilmente
dai governi ‘democratici’ latinoamericani che negli anni Novanta erano tonrati
al potere dopo la lunga notte dei molti governi militari o comunque autoritari
delle due decadi precedenti.
Il risultato di queste politiche è stato l’ulteriore impoverimento di
larghi strati della popolazione e l’indebolimento della democraziarappresentativa
con la nascita di nuove forme di aggregazione e di lotta politica dal basso.
Oggi, grazie ai movimenti sociali sviluppatisi in grande varietà di forme
nelle diverse situazioni e alla crescente attività organizzata dei popoli
indigeni, si può confermare quanto allora scritto, e cioè che
l’America latina è la parte del mondo dove il tentativo di uscire dalle
strutture del capitalismo neoliberista è più consistente.
Anche l’andata al potere di presidenti di ‘sinistra’ non sostenuti da una energica
azione dal basso delle forze popolari ha mostrato chiaramente i suoi limiti.
Da qui l’importanza di queste nuove forme di azione politica dei los de abajo,
cioè dei movimenti sociali nella loro multiforme espressione e soprattutto
dell’emergere storico dei popoli indigeni.
Analizzare i loro successi, i loro limiti e le loro prospettive è lo
scopo del presente libro.