Comitato Chiapas “Maribel” Bergamo
La Jornada – Domenica 19 settembre 2010
Denunciato l’omicidio di un altro abitante di San Juan Copala mentre cercava di fuggire dall’assedio. Ucciso davanti alla chiesa; si cerca di recuperare il corpo.
Octavio Vélez e Agustín Galo. Corrispondenti. Oaxaca, Oax., 18settembre. Un altro simpatizzante del Movimento di Unificazione e Lotta Triqui Indipendente (MULTI) è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco da presunti paramilitari dell’Unione di Benessere Sociale della Regione Triqui (Ubisort) e del Movimento di Unificazione e Lotta Triqui (MULT), mentre cercava di uscire dal municipio autonomo di San Juan Copala.
Il corpo di David García Ramírez, di 26 anni, è rimasto a terra nell’atrio della chiesa, ha informato Jorge Albino Ortiz, coordinatore dei diritti umani dell’autorità indipendente.
Il funzionario ha chiesto l’intervento della Segreteria di Governo e dell’Esercito per evitare un massacro, poiché gruppi oppositori pretendono che i membri del MULTI “abbandonino il municipio e vadano a vivere nello zócalo di Oaxaca o di Città del Messico. Questo è quello che stiamo affrontando ora.”
David García è stato assassinato proprio perchè tentava di uscire dal municipio: “E’ uscito dalla presidenza municipale con l’intenzione di rompere l’assedio, ma è stato sorpreso nella piazza della chiesa dove è morto.”
Jorge Albino Ortiz accusa Ubisort e MULT della morte di David García e delle aggressioni contro María Rosa Francisco, di 35 anni; María Rosa López di 49 e Margarita Macaria Martínez Merino di 85, che sono state recuperate dalla polizia statale e trasportate all’Ospedale Rurale dell’Istituto Messicano della Previdenza Sciale di Santiago Juxtlahuaca.
La procuratrice di Giustizia dello stato, María de la Luz Candelaria Chiñas, ha informato che le tre donne sono fuori pericolo e che elementi della corporazione statale hanno avviato le indagini sulla morte di David García, il cui corpo si sta cercando di recuperare per portarlo al municipio di Santiago Juxtlahuaca.
Joaquín Rodríguez Palacios, sottosegretario generale di Governo, ha annunciato che elementi della Polizia Statale Preventiva e dell’Agenzia Statale di Investigazione stanno preparando un operativo per entrare a San Juan Copala, al fine di “mettere ordine” e fermare gli uomini armati e “restituire la tranquillità e la pace” alla popolazione.
“Non è possibile che il governo sia solo uno spettatore e si limiti a guardare la gente che si ammazza”, ha dichiarato.
Rodríguez Palacios ha detto che la polizia non è entrata in quel villaggio triqui su espressa richiesta delle organizzazioni stesse, Ubisort, MULT e MULTI.
Heriberto Pazos Ortiz, presidente del Consiglio Politico Comunitario del MULT, ha dichiarato che la decisione dell’amministrazione statale di inviare la polizia a San Juan Copala “è assolutamente sbagliata”; si trasformerà “in un atto di repressione e non in un’azione di governabilità.”
Il dirigente ha affermato che il MULT non rimarrà in silenzio né permetterà l’aggressione alla nazione triqui, perché “la violenza dello stato o delle istituzioni causa sempre danni.
“Il governo si sbaglia sull’uso della forza; dovrebbe avere operatori politici che conoscano e capiscano la problematica per costruire il cammino verso la pace”, ha aggiunto.
Ha negato che il MULT abbia qualche accordo con Ubisort per aggredire i simpatizzanti del MULTI insediati nel municipio di San Juan Copala. “Non staremo mai al fianco dei priisti perché la nostra lotta è stata sempre contro il PRI-governo”, ha sottolineato.
Anche Rufino Juárez Hernández, dirigente della Ubisort, si oppone all’incursione della polizia perché “per prima cosa si deve giungere ad accordi” per evitare “un bagno di sangue”. Tuttavia, ha negato che nella sua organizzazione ci siano paramilitari e che siano i responsabili del nuovo omicidio e del recente attacco contro tre donne a San Juan Copala.
Appello per la pace
Il vescovo emerito di Tehuantepec, Arturo Lona Reyes, ed il coordinatore della Commissione Diocesana di Giustizia e Pace dell’Arcidiocesi di Antequera-Oaxaca, Romualdo Wilfrido Francisco Mayrén, hanno invitato MULT e MULTI “ad iniziare una nuova tappa della loro storia” ed a pronunciarsi immediatamente a favore di un piano di distensione che permetta di sviluppare un processo di soluzione pacifica delle loro divergenze.
Invitano entrambe le organizzazioni a nominare cinque rappresentanti per un primo incontro il prossimo lunedì nel salone pastorale della parrocchia di Santo Tomás Xochimilco, in questa città.
L’impegno consiste nel promuovere e spingere decisamente e progressivamente lo stop totale dello scontro in tutte le comunità triqui ed evitare altre violenze tra fratelli. http://www.jornada.unam.mx/2010/09/19/index.php?section=politica&article=013n1pol