Allerta rossa – repressione nel Municipio Autonomo di San Juan Copala


da NodoTraduzioni

Ai mass media
Ai popoli indigeni di Mexico e del Mondo
Alle organizzazioni di diritti umani, nazionali ed internazionali.
Ai movimenti sociali, organizzazioni di sinistra, democratiche e rivoluzionarie.
Alle Donne ed Uomini degni che difendono la lotta per la verità, la giustizia e i sogni di autonomia e che giorno dopo giorno difendono il Mexico ‘dal basso’, che resiste e si rialza, a tutti quelli che si solidarizzano e sognano un mondo migliore.

Sorelle e fratelli,

Oggi, ancora un’altra volta, è stato ripreso e colpito il Municipio Autònomo di San Juan Copala da Ulises Ruiz Ortiz ed Evancio Nicolàs Martìnez , che deviando l’attenzione ne approfittano per farci sparire come municipio, la morte di Anastasio Juàrez, dirigente del Grupo Paramilitar UBISORT che ha da fare con le lotte, per il controllo politico dalla presidenza di JUXTLAHUACA per imporre suo presidente ad interim, così come come i conflitti contro taxisti dalla CNC ,che sono stati trattenuti e rapinati i giorni scorsi nella savana, tra tanti altri atti di repressione contro la gente del mercato municipale, che cerca di accusare al Municipio autonomo per smantellarlo, indicandoci come i responsabili dalla morte di uno dei più violenti paramilitari dalla regione, responsabile delle aggressioni nella regione di Juxtlahuaca y Tlaxiano, che pure aveva vincoli col crimine organizzato e operava come sicario di Carlos Martìnez Villavicencio e dei fratelli Mejìa, sotto la tutela del governo dello stato.

           Il governo di Ulises Ruiz continua a reprimere il Popolo di Oaxaca, specialmente il Municipio Autonomo di San Juan Copala , oggi  30 Luglio alle 12:15 dalla sera sono entrati più di 100 elementi dalla polizia Preventiva con 30 uomini pesantemente armati, tra i cui si distingue nel fronte operativo Rufino Juàrez , Antonio Cruz alias el Pàjaro , Ramiro Domìnguez , Julio Cèsar Morales Martìnez tutti dirigenti del Gruppo Paramilitare della UBISORT che comandavano la polizia dello stato. Sono proprio loro quelli segnalati come aggressori e assassini di Betty Cariño e Jyri Jaakkola il 27 aprile di questo anno, come di altre aggressioni contro donne e bimbi dalla comunità.
Non possiamo dimenticare che si impossessarono con la forza armata e con l’appoggio e protezione del Governo Ulisista l’8 giugno quando provava ad entrare la carovana umanitaria chiamata ‘Betty Cariño e Jyri Jaakkola’ senza che essa potesse arrivare a destinazione a causa degli accerchiamenti imposti dallo stato e per i tre posti di blocco dalla Ubisort.

È inconcepibile che il governo crei uno scenario in cui, sfruttando la morte di Anastasio Juàrez, abbia preso con le armi la comunità di Copala, dove le donne, che cercarono di trattenere con la forza, sono state vittime di aggressioni con spari non solo dalla UBISORT ma anche dalla stessa polizia statale preventiva, provocando in questo momento il ferimento di alcune persone.
Le due compagne ferite Selena Ramìrez Lòpez di 18 anni ed Adela Ramìrez Lòpez di 15 anni e due i nostri compagni scomparsi Alfredo Martìnez e Hipòlito Merino sono i casi che fin’ora noi sappiamo, ma tante altre donne e bambini che rimangono nascosti dentro le case o nel monte col rischio e la paura di essere assassinati, facendoci vedere come lo stato aiuti con la massima protezione questo gruppo paramilitare.
Intanto una carovana umanitaria è vittima di aggressioni con pallottole e un’altra carovana civile e pacifica è stata minacciata come è successo con quella dell’8 Giugno.

Noi denunciamo che è stata messa sotto pressione la comunità dagli stessi paramilitari dalla UBISORT che ha lasciato installato/stabilito il governo di stato armato e con la protezione della polizia in civile che difende tale gruppo.

Facciamo perciò una chiamata urgente a tutte e tutti  i movimenti sociali, di donne, di diritti umani, a l’Otra Campaña, ai sindacalisti e a tutti uomini e donne che si battono contro questo crimine e contro la violenza che sta mettendo in pericolo la vita di persone innocenti.

Riteniamo responsabili il Governo di Ulises Ortiz, assieme  a Evencio Martìnez e Jorge Franco di quello che possa accadere alle donne, bambini e uomini della comunità, come della repressione nelle altre comunità, perciò esigiamo che cessino il conflitto e ritirino la forza paramilitare della UBISORT, così come tutti quelli che la sostengono.

Esigiamo l’intervento urgente del governo federale per fermare, smantellare e smilitarizzare il gruppo UBISORT che tiene la regione in un clima di terrore.

Non più violenza per il Nostro Popolo!

Prigione per i responsabili e gli assassini di Betty e Jyri

Per la Automìa del Popolo Triqui

Municipio Autònomo di San Juan Copala.

Oaxaca de Magón, Ciudad de la resistencia a 30 de julio de 2010.

I commenti sono stati disattivati.

  • You enabled the 2nd sidebar. Add some widgets here to remove this notice