[20-05-2010] Riepilogo aggressioni paramilitari in Chiapas


da NodoSolidale

Prosegue
la strategia di terrore nelle campagne e nei boschi del Chiapas con
attacchi volti a spianare la strada ai megaprogetti turistici (e
infrastrutturali del Piano Puebla Panamà), diretti specificamente contro
le comunità organizzate dell’Altra Campagna e contro le basi d’appoggio
dell’EZLN. Un piano contro-insurrezionale che combina l’uso della forza
pubblica con sistematiche aggressioni paramilitari, travestite da
conflittiintercomunitari.

Tutte le denunce delle Giunte di
Buon Governo le trovate qui:
http://enlacezapatista.ezln.org.mx/category/denunciasjbg/

Le
denunce delle comunità aderenti all’Altra Campagna le trovati qui:
http://enlacezapatista.ezln.org.mx/category/denuncias/

Molti
articoli tradotti in italiano da La Jornada li trovate qui:
http://chiapasbg.wordpress.com/

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3 marzo 2010

La giunta di buon
governo (JBG) de La Garrucha denuncia che L’organizzazione
filogovernativa Opddic ha minacciato di attaccare con la violenza questo
venerdì la comunità zapatista Casa Blanca, o Santo Domingo, come parte
di un piano controrivoluzionario smascherato in un documento ritrovato
dai zapatisti in mano ai paramilitari.

13 marzo 2010

Tre
giovani tzeltales della comunità Jotolá (municipio di Chilón), uno di
loro minorenne, sono stati aggrediti da un ex poliziotto al posto di
blocco militare installato nelle vicinanze  del villaggio. Francisco
Moreno Hernández, alias El Caballo, ex elemento della Polizia Statale
Preventiva (PEP), aiutato nella sua aggressione dai soldati, ha
picchiato selvaggiamente i tre indigeni aderenti all’Altra Campagna
dell’EZLN.

17 marzo 2010

La giunta di
buon governo (JBG) El camino del futuro, del caracol di La Garrucha, ha
denunciato che “priisti della Opddic”, con armi da fuoco, “perseguitano i
nostri compagni minacciano di uccidere i loro animali e di cacciarli
via”. Questi “opddiques”, che vivono nell’ejido Peña Limonar, hanno
iniziato a costruire delle case ad Amaytik per i responsabili di due
omicidi commessi nell’agosto del 2002.

23 marzo 2010

Agenti
federali catturano Manuel Díaz Heredia, aderente all’Altra Campagna del
villaggio tzotzil di Mitzitón. In risposta, gli abitanti hanno
trattenuto due poliziotti statali e tre impiegati della Segreteria per
lo Sviluppo Sociale, e da stamattina presto bloccano la strada
Panamericana all’altezza del villaggio.

24 marzo 2010

Aderenti
dell’Altra Campagna a Jotolá (Chilón) hanno denunciato che elementi
paramilitari dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e
Contadini (Opddic) questo pomeriggio hanno sequestrato per diverse ore
Mariano Sánchez Arcos, di 13 anni e Francisco Moreno Méndez, di 18 anni.
I due giovani sono successivamente riusciti a scappare e denunciare
l’accaduto.
A Mitziton, intanto, vengono rilasciati i 5 funzionari
sequestrati dagli abitanti del villaggio a cambio della scarcerazione
del compagno Manuel Diaz Heredia.

3 aprile 2010

Carmen
Díaz Jiménez (padre di Aurelio Díaz, il giovane assassinato a Mitziton
nel luglio scorso dai paramilitari dell’Esercito di Dio) ha trovato la
sua casa in fiamme. Grazie ai vicini è riuscito a spegnere il fuoco, “ma
ormai tutte le sue cose erano bruciate: letto, coperte, vestiti”.
Giorni dopo, Carmen Jiménez Jiménez e Jesús Jiménez Heredia,
paramilitari, si vantavano di essere i responsabili del sinistro.

18
aprile 2010

Due preoccupanti fatti di violenza a
Mitziton. Nel primo, cinque donne stavano pascolando i loro agnelli
quando un gruppo di uomini vestiti di nero ed incappucciati hanno
tentato di aggredirle. Le donne sono riuscite a fuggire. Giorni prima,
nello stesso prato, le donne avevano identificato sei membri
dell’Ejército de Dios che facevano pratica di tiro.
Questo stesso
giorno, una giovane di 21 anni è stata aggredita da Roberto Jiménez
Heredia che l’ha picchiata “tentando di violentarla; la ragazza ha
gridato e si è difesa, per questo lui l’ha picchiata ancora di più
lasciandola con ferite e lividi, ma lei è riuscita a scappare”,
raccontano le autorità comunitarie. L’aggressore è conosciuto come
elemento del gruppo paramilitare Ejército de Dios, trafficante di
migranti e provocatore nella comunità.

30 aprile 2010

L’assemblea
comunitaria di Mitzitón ha dichiarato di temere un nuovo attacco di
elementi del gruppo evangelico Ejército de Dios, segnalati come
paramilitari. Questi minacciano di recintare nuovamente i terreni
ejidales ad uso collettivo sui quali si presume passerebbe l’autostrada
San Cristóbal-Palenque, promossa dal governo e decisamente respinta
dagli abitanti.

2 maggio 2010

La giunta
di buon governo (JBG) Hacia la esperanza, con sede nel caracol 
zapatista di La Realidad, denuncia che il governo di Felipe Calderón
“sta organizzando nuovi sgomberi in comunità zapatiste, nella biosfera
dei Montes Azules”. Dicono gli Zapatisti, "il governo vuole sgomberare
un’area di 3000 ettari occupata da 7 villaggi, offrendo compensazioni
economiche a cambio del trasferimento, per fare posto a infrastrutture
turistiche.
Pero’ il 22 gennaio del 2010, la comunita’ zapatista
Laguna San pedro e’ stata sgomberata violentemente e le case degli
indigeni sono state date alle fiamme dai centinaia di poliziotti
intervenuti."
Ribadiscono che "difenderemo le nostre terre accada
quel che accada, perché per noi la terra non si rende, non si offre e
tanto meno la mettiamo in vendita”."

12 maggio 2010

La
giunta di buon governo (JBG) de La Garrucha denuncia che nove indigeni,
basi di appoggio dell’EZLN, sono stati sequestrati e sono scomparsi
dalla mattina di lunedì. Altri cinque sono trattenuti nel villaggio Peña
Limonar da elementi di un gruppo armato, di stampo paramilitare e di
appartenenza perredista, responsabile di due omicidi nella comunità di
Amaytic avvenuti nel 2002.

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