[29-06-2010] Caso Atenco: pressioni alla Corte per la sentenza finale


Da NodoSolidale
Caso Atenco: pressioni alla Corte per la sentenza finale

Giornata globale per la liberta’ e giustizia per
Atenco.

Migliaia in tutto il mondo fanno pressione sulla Corte
Messicana.

29 giugno 2010. Citta’ del Messico. Migliaia di
persone hanno partecipato alla manifestazione centrale convocata dal
Fronte dei Popoli in Difesa della Terra. Diverse organizzazioni popolari
di vari settori sociali, studenti, operai, contadini, ONG e migliaia di
persone solidali si sono unite a questa protesta che si e’ diffusa in
piu’ di 20 paesi, dove si sono svolte azioni di solidarieta’ come in
Francia, Canada, Cile, Stati Uniti, Spagna, tra molti altri.

Cosi’
i centinaia di contadini di Atenco dimostrano una volta di piu’
l’enorme solidarieta’ che il loro movimento ha generato, superando le
frontiere, e che ha commosso migliaia di persone, oggi in lotta per la
liberta’ dei prigionieri e per porre fine a questo supplizio al quale e’
stato condannato questo popolo contadino.

A questa campagna,
convocata per obbligare la Corte a fare il suo lavoro e a liberare le
vittime della repressione, si e’ aggiunto anche Jody William, premio
Nobel nel 1997 e che oggi condivide questa battaglia insieme a altre
migliaia di voci di intellettuali, accademici, artisti, cosi’ come le
migliaia di firme che la campagna Liberta’ e Giustizia ha presentato
alla Suprema Corte della Nazione, che giudichera’ per l’ultima volta i
termini costituzionali in discussione per ottenere la liberta’ o per
permettere che si mantenga questa ignobile condanna che pesa sui
prigionieri e perseguitati politici di Atenco.

In almeno 15
citta’ si sono realizzate azioni e proteste, da banchetti informativi a
forum di discussione, fino a matinee e festival. Si sono svolte azioni
civili e pacifiche per chiedere la liberta’ dei 12 prigionieri politici a
New York, Los Angeles, Vancouver, Londra, Wuppertal, Salisburgo, Liegi,
Montevideo, Monterrey, Wuppertal e nelle regioni di Guerrero e Morelos.
In un’altra decina di citta’ attivist*, collettivi e organizzazioni
hanno preparato azioni per il "GIORNO DI AZIONI GLOBALI PER LA LIBERTA’
DEI PRIGIONIERI POLITICI DI ATENCO".

Per il 30 si aspetta questa
risoluzione ed e’ stato convocato un concentramento davanti alla Suprema
Corte per aspettare di sapere la decisione che questi funzionari
prenderanno.


Report del Nodo Solidale sulla
manifestazione del 29 giugno a Citta’ del Messico.

A distanza di
quattro anni dalla rivolta e dalla repressione selvaggia di Atenco,
piu’ di 5.000 persone hanno sfilato per le strade del DF, per chiedere
ed esigere la liberta’ per i 12 prigionieri politici di Atenco. Migliaia
di donne e uomini solidali, giovani e vecchi, bambini e bambine,
rappresentanze delle diverse comunita’ indigene del paese, studenti,
lavoratori e disoccupati in lotta hanno accompagnato i maceti dei
contadini e delle contadine di Atenco, che brillavano nelle loro mani
fiere e determinate, fin sotto la Corte Suprema del Paese, nella piazza
dello Zocalo.

Dal palco si sono succeduti interventi di tutte le
organizzazioni partecipanti e dei parenti dei prigionieri politici,
intervallate dalla musica ribelle di quegli artisti, tra i quali
Moyeney, che hanno accompagnato in questi anni la lotta dei ribelli di
Atenco. Parole di solidarieta’ e di lotta. Donne e uomini che con forza e
determinazione hanno ricordato quelle giornate terribili di abusi,
omicidi, stupri, violenza della polizia contro i e le manifestanti in
lotta per la difesa del territorio, dei beni comuni e della terra.
Parole di consapevolezza che hanno denunciato l’assurdita’ e
l’ingiustizia di questi arresti, le false prove portate al processo, le
omissioni che hanno portato all’accusa di "sequestro equiparato" e alla
detenzione dei 12 compagni. 
Il paradosso per cui lo stesso stato
che ha armato, protetto e legittimato la Polizia che ha represso
brutalmente la cittadinanza di Atenco nel 2006, oggi si trovi a decidere
della vita di 12 innocenti, costretti a pagare per un delitto che non
hanno commesso. Il paradosso per il quale 5 ministri della Suprema Corte
di quello stesso stato abbiano oggi l’ultima parola.

L’intervento
del "Fronte dei popoli in difesa della terra" cosi’ si e’ concluso:
"Indipendentemente da quale sara’ il risultato di domani, Atenco non
smettera’ di lottare perche’ oltre a continuare a difendere la nostra
terra manca ancora qualcosa: la liberta’ di tutt* i compagn* che ancora
oggi sono privati della loro liberta’ ingiustamente, colpevoli solo di
non voler abbassare la testa davanti ai padroni. E perche’ manca da fare
ancora tanto per gli elettricisti licenziati, gli operai delle miniere,
per le comunita’ zapatiste e per la parte degna del popolo messicano".

Oggi,
30 giugno 2010 la Corte si esprimera’ per la liberta’ dei 12
prigionieri politici di Atenco.

Caso Atenco: pressioni alla Corte per la sentenza finale

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