Il Congresso Nazionale Indigeno (CNI) e la comunita’ di Santa Maria Ostula denunciano la repressione che subiscono ed invitano a un’iniziativa a Xayakalan.
Per i popoli che lottano la risposta e’ una guerra di morte: il saldo della guerra contro Ostula e’ di 16 contadini assassinati o “desaparecidos” negli ultimi sei mesi, decine di vedove, orfani, famiglie in esilio e la sospensione indefinita delle lezioni nelle scuole.
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Al popolo del Messico e ai popoli del mondo
Alla Carovana Nazionale per la Pace con Giustizia e Dignita’
Alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani
Ai popoli indigeni del Messico
Al Congresso Nazionale Indigeno
All’Altra Campagna
Questo 29 giugno si compiono DUE ANNI da quando la nostra comunita’, con l’appoggio delle comunita’ nahua sorelle di Pomaro e El Coire, ha recuperato piu’ di mille ettari corrispondenti alla zona di XAYAKALAN, che da piu’ di 40 anni erano continuamente invasi dai ricchi mafiosi de La Placita, Michoacan. Da due anni e’ iniziata la fondazione del villaggio e dell’accampamento di resistenza di Xayakalan, frenando cosi’ i mega-progetti autostradali e turistici che tutti i livelli di governo pretendevano imporre nel territorio nahua; e, da due anni, si e’ imposto uno stop alla decisione dello Stato di sottrarre a Ostula quasi 10.000 ettari di terra e boschi comunitari.
Si compiono anche DUE ANNI durante i quali la nostra comunita’, appoggiata dal MANIFESTO PER L’AUTODIFESA INDIGENA del Congresso Nazionale Indigeno, ha potuto riappropriarsi totalmente del proprio territorio e dare piena pratica all’AUTONOMIA e all’AUTODIFESA INDIGENA attraverso la ricostituzione della propria polizia comunitaria tradizionale e con la formazione di un corpo di guardia comunitario, lo stesso che ha guidato il recupero delle terre, delle spiagge e dei monti che ci erano stati ingiustamente sottratti e che attualmente sono vigilati da questa guardia popolare.
Dal 29 giugno 2009 abbiamo subito la persecuzione e le costanti aggressioni dei gruppi paramilitari che osteggiano, assassinano e fanno sparire forzatamente i membri della nostra comunita’ e delle comunita’ vicine con totale impunita’. Sottolineamo la sparizione forzata del nostro compagno FRANCISCO DE ASIS MANUEL, presidente dei beni comuni di Santa Maria Ostula, e dei contadini JAVIER MARTINEZ ROBLES e GERARDO VERA ORCINO.
Due anni dopo quelle giornate di lotta, storiche per il popolo nahua d’occidente, denunciamo che i governi Federale e Statale non hanno legittimato la nostra polizia comunitaria e ne’ hanno riconosciuto la proprieta’ comunitaria di Xayakalan; al contrario, hanno realizzato permanenti campagne per disarmare e detenere i contandini con possesso d’armi, includendo nelle operazioni la partecipazione di agenti statunitensi, mentre i gruppi della delinquenza organizzata che dominano nella regione e in Michoacan agiscono impuni, protetti dai corpi di polizia dello Stato e dall’atteggiamento omertoso e complice dell’Esercito Messicano e della Marina Armata del Messico.
Nel mese di settembre dell’anno 2010, la nostra comunita’ ha ottenuto delle misure di sicurezza concesse dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani in relazione alle sparizioni di FRANCISCO DE ASIS MANUEL, JAVIER MARTINEZ ROBLES e GERARDO VERA ORCINO. Cio’ ha portato a una certa calma e per questa ragione la nostra comunita’ ha iniziato un dialogo con la Segreteria della Riforma Agraria e il Ministero degli Interni dello Stato per cercare di sbloccare la faccenda delle terre recuperate a Xayakalan; alcuni giorni dopo entrambi i governi (statale e federale) hanno proposto di “liberare” 22 ettari che sono parte della nostra proprieta’ ancestrale, che nel 1967 furono pero’ assegnati al villaggio agrario di Salinas de La Placita e hanno offerto un indenizzo di 40 milioni di pesos.
A inizio di dicembre 2010 l’assemblea generale dei contadini ha raggiunto l’accordo di respingere qualsiasi quantita’ di denaro da parte dei governi federale e statale come soluzione al problema delle terre, considerando che il sangue dei nostri fratelli “desaparecidos” e dei nostri morti non e’ in trattativa e non ha prezzo, come non ha prezzo la Madre Tierra. Al contrario la nostra comunita’ ha iniziato una consultazione fra le donne, gli uomini, i bambini e le bambine che formano parte della comunita’ per cercare, in caso sia questo il risultato della consultazione comunitaria, una proposta che permetta costruire la pace con la gente e la popolazione meticcia de La Placita.
Tuttavia la consultazione che stiamo portando avanti con molte difficolta’ in questi mesi e’ stata macchiata dal sangue e da molto dolore per la comunita’ di Ostula:
1. Il 10 dicembre 2010 il contadino Horacio Martinez Ramos viene sequestrato sulla litoranea num. 200 e posteriormente assassinato.
2. Il primo ed il 6 gennaio 2011 vengono assassinati, rispettivamente, i contadini Ernesto Nicolas Lopez e Pedro Nazario Dominguez.
3. Il primo febbraio viene assassinato il contadino Pedro Guzman e il 20 febbraio un commando ha provato ad ammazzare a Semei Verdia, nel villaggio de El Faro. Semei e’ membro della Commissione Comunale di Dialogo per la Questione Agraria della Comunita’ e attualmente si trova fuori Ostula.
4. Il 20 marzo vengono assassinati l’anziano Isidro Mora Dominguez e Feliciano Cirino Dominguez.
5. L’8 aprile viene sequestrato in El Ranchito, Michoacan, il contadino minore d’eta’ Enrique Dominguez Macias. Ad oggi non si sa dove sia.
6. Il 2 maggio i giovani Jonathan e Fortino Verdia Gomez vengono bruciati e assassinati vicino a El Faro.
7. Il giorno 13 maggio i professori Francisco e Ambrosio Verdia Macias, il primo direttore della scuola elementare di Ostula, vengono sequestrati nell’autostrada costiera num. 200 e assassinati presso El Faro. Da questo giorno sono state sospese le lezioni nelle scuole di Ostula.
8. Il giorno 28 maggio il contadino Nicolas de la Cruz, Primo Comandante del Terzo Gruppo appartenente alla Guardia Comunitaria che ha recuperato Xayakalan il 29 giugno 2009, e suo figlio Rafael de la Cruz, subiscono un’imboscata e vengono assassinati.
9. Il 29 maggio il contadino Juan Faustino, Primo Comandante del Secondo Gruppo appartenente alla Guardia Comunitaria che ha recuperato Xayakalan il 29 giugno 2009 viene assassinato.
Di fronte alla permanente pressione del governo dello Stato affinche’ la nostra comunita’ giunga a un accordo “che ponga fine a cio’ che sta passando”, cedendo parte delle nostre spiagge, ci chiediamo: CHE SEGUE? CHI SARA’ LA PROSSIMA VITTIMA? CHE ALTRO DEVE SUCCEDERE AFFINCHE’ VENGANO RISPETTATI I NOSTRI DIRITTI SEMPRE VIOLATI? CHE CRIMINI DEVONO DARSI AFFINCHE’ SI CONCEDANO GARANZIE ALLA NOSTRA POLIZIA COMUNITARIA? CHI CASTIGHERA’ IL GOVERNO DEL MICHOACAN E I CORPI FEDERALI DISTACCATI NELLA REGIONE PER LA LORO SILENZIOSA COMPLICITA’ NELLO STERMINIO DELLA NOSTRA COMUNITA’?
Per caso quello che avviene a Ostula e’ il costo che stiamo pagando – come alcune voci minacciose dicono sommessamente – per aver osato sollevarci per salvare le nostre terre, le nostre esistenze e la nostra dignita’, per esercitare i piu’ elementari diritti che in qualsiasi posto del mondo spettano a ogni essere umano?
E’ il castigo che ci vogliono imporre per essere esplosi contro tanta ingiustizia, furti, razzismo e violenza accumulati non in anni, ma durante una lunga notte che supera i 500 anni?
Perche’ lo viviamo quotidianamente, per questo lo gridiamo: la guerra al narcotraffico non e’ altro che una mascherata affinche’ questo succoso affare continui a esistere, mentre la violenza viene annaffiata a piu’ non posso su tutte le genti di questo paese che e’ il Messico, con l’unico fine che alcuni si rubino quel che resta del patrimonio delle nostre comunita’ e della nazione.
Lo diciamo con chiarezza: la soluzione e’ l’AUTODIFESA e l’APPLICAZIONE DELL’AUTONOMIA. A Xayakalan, dove e’ in pieno funzionamento la nostra polizia comunitaria non c’e’ violenza e omicidi; questi sono avvenuti principalmente lungo l’autostrada costiera num. 200, sotto la sorveglianza federale, e nei villaggi fuori dal nostro territorio. E’ importante ricordare che nel tempo durante il quale Ostula ha mantenuto e stabilito da sola uno stato d'(auto)assedio, che con molti sacrifici e’ durato tre mesi, NON C’E’ STATO UN SOLO DELITTO IN TUTTA LA COMUNITA’.
Per le ragioni suddette e perche’ gli abusi e i crimini commesssi contro Ostula formano parte di una lunga catena di abusi e crimini commessi contro i popoli di tutto il Messico, annunciamo la nostra partecipazione alla Carovana Nazionale per la Pace con Giustizia e Dignita’ e, anche se in questo momento difficile non possiamo stare fisicamente con voi, annunciamo anche l’adesione al Patto Cittadino che si firmera’ il 10 giugno a Ciudad Juarez, Chihuahua.
Con l’obiettivo di dire che non ci arrendiamo, che continuamo a essere vivi e che abbiamo bisogno dell’urgente accompagnamento della societa’ civile, vi invitiamo questo 29 GIUGNO, a partire dalle 10 della mattina, all’accampamento in resistenza di Xayakalan per il SECONDO ANNIVERSARIO del recupero delle nostre terre comunitarie, della fondazione del villaggio/accampamento in resistenza di Xayakalan e della formazione della polizia comunitaria e della guardia indigena comunitaria. Allo stesso tempo staremo li’ per esigere la fine della repressione contro il popolo nahua della costa e l’urgente presentazione con vita dei nostri compagni “desaparecidos”.
Rispetto alla totalita’ delle nostre terre comunitarie!
Rispetto per la nostra polizia e guardia comunitaria!
Presentazione con vita del compagno Francisco de Asis Manuel e di Javier Martinez Robles e Gerardo Vera Orcino!
Castigo per i colpevoli dell’assassinio del professore Diego Ramirez Dominguez!
Stop al sequestro e all’assassinio dei contadini di Ostula!
Castigo per i colpevoli della repressione contro Santa Maria Ostula!