OCEZ invade le terre di contadini dell’Altra Campagna


La Jornada – Mercoledì 27 aprile 2011

Contadini di Candelaria El Alto, membri dell’Altra Campagna, denunciano l’invasione delle proprie terre da parte di elementi della OCEZ-RC

Hermann Bellinghausen

Contadini della comunità Candelaria El Alto (municipio di Venustiano Carranza) Chiapas, aderenti all’Altra Campagna, denunciano aggressioni e l’invasione delle terre da parte di elementi dell’Organizzazione Campesina Emiliano Zapata-Regione Carranza (OCEZ-RC) chi contano sulla complicità delle autorità, almeno per omissione.

Il 6 aprile, circa 50 persone “armate ed incappucciate” di San José La Grandeza hanno invaso le terre di Candelaria, con il sostegno di elementi della OCEZ delle comunità El Puerto ed El Paraíso, che sono tuttora nella proprietà.

Il conflitto è in relazione con le origini stesse del villaggio: I “nostri genitori e nonni erano manovali nelle fattorie dei ricchi (Ixtapilla, Tepeyac, Hierba Santa, El Desengaño). Hanno vissuto lì molti anni lavorando duramente, maltrattati e malpagati”. Tra il 1950 ed il 1956 comprano un piccolo terreno, “unicamente per vivere”, a El Desengaño, di proprietà di Magín Orantes Zebadúa. Così è nata la comunità di Candelaria, conosciuta anche come La Pastoría.

Per anni hanno affittato la terra come peones acasillados. Magín Orantes Tovilla, erede del proprietario, vendette la terra “ai suoi lavoratori, i nostri nonni”, nel 1989. I contadini sostengono che il possesso “è legittimo e legale”, sostenuto da scritture pubbliche del 1992 e 1997, perché “a poco a poco abbiamo raccolto i soldi per pagare le pratiche in cui sono coinvolte 30 persone”.

Nel 1996, il gruppo denominato “terzo ampliamento della colonia San José la Grandeza Río Blanco” della OCEZ-RC invase queste terre. “Con violenza, armati ed incappucciati, distrussero la casa della proprietà e la cappella, ferirono un compagno e rubarono le nostre cose”. Sequestrarono diversi coloni e ripetutamente hanno ucciso le vacche, “i responsabili erano i rappresentanti di San José la Grandeza, Melitón Cansino e Mariano Ramírez, appoggiati dal leader José Manuel Hernández Martínez (El Chema), Ricardo Magdaleno Velasco ed Uberlaín Aguilar”. Le autorità municipali e statali “non sono mai intervenute” e questii fatti sono rimasti impuniti.

“Dopo anni di aggressioni e minacce, e sotto pressione, abbiamo ceduto 95 ettari per risolvere i problemi.” Nel 2004 c’è stato un verbale di accordo tra il governo di Pablo Salazar Mendiguchía, la colonia San José la Grandeza terzo ampliamento ed i comproprietari, in cui lo stato si impegnava a pagare la nostra terra, ma non l’ha mai fatto”.

Nel 2005 la OCEZ-RC “rompe gli accordi ed invade 185 ettari con le solite aggressioni e minacce per rubare i nostri beni ed ammazzare le vacche”. Le autorità municipali e statali hanno di nuovo ignorato le denunce. Di fronte al saccheggio, “le aggressioni e vivere minacciati”, i contadini proprietari di Candelaria El Alto nel 2009 hanno aderito all’Altra Campagna dell’EZLN.

A luglio del 2010 la OCEZ-RC ha catturato due contadini, provocato danni e fumigato la canna in coltura. Il 12 agosto, “i nostri compagni hanno subito un’imboscata da parte di 10 individui armati e incappucciati di San José La Grandeza”. Lo scorso 3 gennaio, 18 contadini dell’Altra Campagna sono stati aggrediti da circa 30 persone. Julio e Artemio de la Cruz sono rimasti feriti. Mentre li portavano in salvo, i contadini di Candelaria sono stati aggrediti “con armi di grosso calibro”.

Dopoo l’ultima invasione, il giorno 6, gli elementi della OCEZ “hanno incendiato le stoppie di mais, i depositi dove conserviamo il nostro legno, i pascoli e due ettari di canna da zucchero”, si sono portati via tubi di PVC e condotte e pali di legno “in presenza della Polizia Statale Preventiva”. Le denunce sono risultate infruttuose: “lo stato li sostiene ed è complice” degli invasori; “sono passate due settimane e ancora non possiamo andare a lavorare la nostra terra”. http://www.jornada.unam.mx/2011/04/27/index.php?section=politica&article=017n1pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

I commenti sono stati disattivati.

  • You enabled the 2nd sidebar. Add some widgets here to remove this notice