Nuova carovana per Copala


La Jornada – Venerdì 14 maggio 2010

Il 30 maggio partirà una nuova carovana per San Juan Copala

CAROLINA GÓMEZ MENA

Abitanti del municipio autonomo di San Juan Copala, Oaxaca, hanno
comunicato che continua la persecuzione di gruppi paramilitari, ragione
per cui si realizzerà una nuova carovana di osservazione in quella
comunità.  Víctor Castillo Pérez, rappresentante di San Juan Copala nel
Distretto Federale, ha spiegato che la carovana sarà formata da circa
300 persone, tra rappresentanti di organizzazioni nazionali dei diritti
umani, Amnesty International e Croce Rossa.   Ha detto che gli autobus
partiranno dallo Zócalo di Città del Messico. Dal 3 maggio scorso
abitanti di San Juan Copala mantengono un presidio in questa piazza per
chiedere che si puniscano agli autori intellettuali e materiali
dell’attacco subito dalla missione di osservatori lo scorso 27 aprile,
nel quale sono morti Beatriz Cariño Trujillo ed il finlandese Jyri
Jaakkola.  In conferenza stampa ha raccontato che l’Unione di Benessere
Sociale della Regione Triqui (Ubisort) continua a vessare i coloni di
San Juan Copala e li tiene sotto assedio.   Ha affermato che il
proposito della visita è chiedere il ritiro di detto gruppo
paramilitare, di filiazione “priista”, che agisce nella regione dal
1994.  Ha segnalato che poiché la situazione di violenza non è
diminuita nella zona triqui, i membri della prossima carovana
potrebbero essere vittima di aggressioni ed ha denunciato come
“responsabili di quello che potrebbe accadere i governi federale e
locale, perché nessuno ha voluto fare niente e continuano ad essere
indifferenti rispetto al problema”.    (…)   Castillo Pérez ha
precisato che a causa dell’assedio di cui è vittima la comunità,
mancano orami cibo e medicinali, per cui la carovana prevede di portare
viveri al municipio autonomo. Ha aggiunto che è stato aperto un conto
presso la Banamex sui la popolazione può effettuare versamenti per
aiutare la comunità.    Il 27 aprile scorso una carovana di
osservazione che si stava dirigendo nel municipio di San Juan Copala,
Oaxaca, è stata aggredita da gruppi paramilitari che – secondo gli
abitanti della regione – erano membri della Ubisort. Come risultato
dell’aggressione due persone sono morte, 15 sono risultate ferite e
erano scomparsi alcuni giornalisti, poi ritrovati, tra loro David Cilia
e Érika Ramírez, di Contralínea. http://www.jornada.unam.mx/2010/05/14/index.php?section=politica&article=016n1pol

Il segretario di governo di Oaxaca, Martínez: Non ci sono le condizioni.  Corre rischi chiunque si rechi nella zona triqui

Agustín Galo Samario. Oaxaca, Oax., 13 maggio. Non esistono
le condizioni adeguate affinché una nuova carovana di osservatori
internazionale si rechi al municipio autonomo di San Juan Copala.
“Chiunque cercasse di avvicinarsi alla zona triqui si metterebbero a
rischio”, ha dichiarato Evencio Nicolás Martínez Ramírez, segretario di
Governo di Oaxaca. “Io credo che non si dovrebbe andare nella comunità.
Credo che sia il momento di sederci a parlare con le organizzazioni e
cercare le condizioni di pace”, ha aggiunto il funzionario. (…) 
Domandandogli delle armi di cui dispongono i militanti della Ubisort,
il funzionario ha risposto che, “secondo la stampa, è quello che ha
detto uno dei leader del municipio autonomo, quello che si dice il
presidente municipale. Ma è una cosa su cui si deve indagare”.  Alla
domanda se non sia evidente l’uso di armi contro i due membri della
carovana umanitaria assassinati lo scorso 27 aprile, ha risposto: “Sì,
credo che se ne stiano occupando le autorità”, con riferimento alla
Procura Generale della Repubblica che sta svolgendo le indagini. http://www.jornada.unam.mx/2010/05/14/index.php?section=politica&article=016n3pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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